6 SETTEMBRE: SAN ZACCARIA, PROFETA
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6 SETTEMBRE: SAN ZACCARIA, PROFETA
Zaccaria è il penultimo dei dodici Profeti Minori: viene, infatti, dopo Aggeo e precede Malachia. È autore del libro omonimo classificato tra i libri profetici (detti Neviìm) nella Bibbia ebraica e nell’Antico Testamento nella Bibbia cristiana. Egli visse dopo il ritorno del popolo ebraico dall’esilio babilonese nel VI secolo a.C. e incoraggiò la ricostruzione delle mura di Gerusalemme e del Tempio. Le sue profezie riguardano il futuro del rinato Israele, futuro prossimo e futuro messianico.
Il libro di Zaccaria, di cui il 1° versetto è : «Nell’ottavo mese dell’anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò:», si compone di due parti ben distinte: cap. 1-8 e cap. 9-14.
• I capitoli 1-8 contengono una serie di visioni concernenti il ritorno del popolo di Dio in Gerusalemme ed accompagnano la ricostruzione dopo l’esilio.
• I capitoli 9-14 hanno un’ambientazione diversa e contengono delle visioni relative alla venuta del Messia, gli ultimi giorni, la riunificazione di Israele, l’ultima grande guerra. Questi capitoli vengono considerati un’aggiunta databile al IV secolo a.C.
Zaccaria mette in evidenza il carattere spirituale del rinato Israele, la sua santità, realizzata progressivamente, al pari della ricostruzione materiale. L’azione divina in quest’opera di santificazione raggiungerà la sua pienezza col regno del Messia. Questa rinascita è frutto esclusivo dell’amore di Dio e della sua onnipotenza:«Così dice il Signore degli eserciti: “Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d’oriente e d’occidente: li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia”» (Zc 8,7-8). L’alleanza concretizzata nella promessa messianica fatta a David ripiglia il suo corso a Gerusalemme: «Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina.» (Zc 9,9). La profezia si avverò alla lettera nell’entrata solenne di Gesù nella città santa. L’asinello, contrapposto al cavallo da guerra, simboleggia l’indole pacifica del re Messia: «… annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra» (Zc 9,10). Così, insieme ad un amore sconfinato verso il suo popolo, Dio unisce un’apertura totale verso le genti, che, purificate, entreranno a far parte del regno: «Il Signore loro Dio in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo, come gemme di un diadema brilleranno sulla sua terra» (Zc 9,16). Morto in tarda età, Zaccaria sarebbe stato sepolto accanto alla tomba del profeta Aggeo.
Significato del nome Zaccaria: “Dio si è ricordato” (ebraico).
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