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(ho conservato la grafica del PDF)
CANTO GREGORIANO, COSA PENSA IL NUOVO PAPA > BENEDETTO XVI (2005)
SUL RUOLO DELLA MUSICA SACRA:
« [...] e divenuto sempre piu percepibile il pauroso impoverimento che si > manifesta dove si scaccia la bellezza e ci si assoggetta solo all’utile.
L’esperienza ha mostrato come il ripiegamento sull’unica categoria del > « comprensibile a tutti » non ha reso le liturgie davvero piu comprensibili,
piu aperte, ma solo piu povere. Liturgia » semplice » non significa misera
o a buon mercato: c’e la semplicitache viene dal banale e quella che
deriva dalla ricchezza spirituale, culturale, storica ». « Anche qui
continua – si e messa da parte la grande musica della Chiesa in nome
della » partecipazione attiva « : ma questa » partecipazione » non pu o forse
significare anche il percepire con lo spirito, con i sensi? Non c’e
proprio nulla di » attivo » nell’ascoltare, nell’intuire, nel commuoversi?
Non c’e qui un rimpicciolire l’uomo, un ridurlo alla sola espressione
orale, proprio quando sappiamo che cio che vi e in noi di razionalmente
cosciente ed emerge alla superficie e soltanto la punta di un iceberg
rispetto a cio che e la nostra totalita? Chiedersi questo non significa
certo opporsi allo sforzo per far cantare tutto il popolo, opporsi alla «
musica d’uso « : significa opporsi a un esclusivismo (solo quella musica)
che non e giustificato n´ dal Concilio n´ dalle necessitapastorali ».
Questo discorso sulla musica sacra – intesa anche come simbolo di
presenza della bellezza » gratuita » nella Chiesa – sta particolarmente a
cuore a Joseph Ratzinger che vi ha dedicato pagine vibranti: « Una Chiesa
che si riduca solo a fare della musica » corrente » cade nell’inetto e
diviene essa stessa inetta.
La Chiesa ha il dovere di essere anche » citta
della gloria « , luogo dove sono raccolte e portate all’orecchio di Dio le
voci piu profonde dell’umanita. La Chiesa non puo appagarsi del solo
ordinario, del solo usuale: deve ridestare la voce del Cosmo, glorificando
il Creatore e svelando al Cosmo stesso la sua magnificenza, rendendolo
bello, abitabile, umano ».
tratto dal cap. IX del volume « Rapporto sulla fede. Vittorio Messori a
olloquio con Joseph Ratzinger », 1985, edizioni San Paolo; testo completo
presso http://utenti.lycos.it/Armeria/Rap_fede_index.htm)