DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE – 13 APRILE 2014
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DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE – 13 APRILE 2014
Anno Liturgico 2013-14
140413 Domenica delle Palme e della Passione del SignoreCOMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DEL SIGNORE IN GERUSALEMME – L’entrata di Gesù nella città santa, Gerusalemme, assume, pe esplicita iniziativa del Maestro divino, il segno di una pubblica manifestazione della sua regalità messianica di fronte ai discepoli, alle folle e agli avversari. Con le Palme inizia la Settimana Santa di passione, morte e risurrezione.
Commento:
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Prima Lettura:
Nella figura del “Servo del Signore” si intravede già il profilo di Cristo. È l’uomo della Parola, segnato dalla sofferenza, sorgente di salvezza.
dal Libro del Profeta Isaìa (50,4-7) – http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PNW.HTM
Seconda Lettura:
In questo intenso inno, la Pasqua di Gesù è vista come un “crescendo” che, dall’umiliazione della passione, culmina nell’esaltazione della risurrezione.
dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippési (2,6-11) – http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PYK.HTM
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Diolo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Vangelo:
Seguiamo il racconto della passione secondo l’Evangelista Matteo. Il Cristo si presenta come il Signore che rinuncia all’uso del potere, non oppone violenza e sceglie la via dell’umiltà, riconoscendo in essa la volontà del Padre.
Passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo (26,14-27,66) – http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PUE.HTM & http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PUF.HTM
Prega con il Vangelo:
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Cari amici,
il racconto della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo è forte e tocca le corde della nostra umanità in cammino in mezzo alle insidie del mondo. Sofferenza, solitudine e angoscia sono cose che anche Gesù ha umanamente provato: “Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice!”. Ma poi ci insegna a guardare oltre, a non soffermarci in quel presente incomprensibile per la sola ragione umana: “Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”. Il disegno di Dio per noi è Vita; chiederci perché deve accadere tutto questo ci fa solo arrotolare su noi stessi. Quante volte, invece, ho pensato “per quanto tempo ancora, oh Signore?… per quanto tempo ancora?…” e non ho avuto risposta…. Sto maturando l’idea che non sia questa la Via: la Via può essere solo quella della Fede!…
Si legge poi: “Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del Profeta Geremia: ‘E presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d’Israele, e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore’ “. A parte la discussione aperta circa il riferimento dell’Evangelista a Geremia 32 o a Zaccaria 11 che lasciamo agli studiosi delle Sacre Scritture, questo passo del Vangelo mi ha fatto riflettere sull’incapacità umana a riconoscere anche le cose evidenti quando cala sui nostri occhi e nelle nostre orecchie il fumo denso del preconcetto o quando la Verità diventa scomoda perché mette in crisi l’intelaiatura della vita che ci siamo costruiti…. Pensate alle reazioni dei Farisei, del Sinedrio e del Sommo Sacerdote, ma anche alle nostre reazioni…. Eh…, anche qui ci vuole Fede!…
Ed ancora: “… il velo del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di Santi, che erano morti, risuscitarono. …”. Ma possibile?!… Morti che risuscitano?!… No!… questo non cade nella nostra esperienza di vita!… (e quindi) non è possibile!… Nella nostra natura noi tendiamo naturalmente ad appoggiarci a ciò che possiamo sperimentare coi nostri sensi e con la loro “estensione”, la Ragione che porta all’accettazione dell’evidenza sperimentale che è alla base della Scienza Moderna. Mi torna alla mente un breve dialogo tra la brillante scienziata Ellie Arroway del film Contact (1997, regia di Robert Zemeckis) ed il giovane pastore Palmer Joss: Ellie: Il rasoio di Occam, lo conosci? Palmer: Ah, il rasoio di Occam… sembra il titolo di un film dell’orrore. Ellie: No, il rasoio di Occam è un principio scientifico, secondo cui, a parità di fattori, la spiegazione più semplice tende a essere quella giusta. Palmer: Mi pare ragionevole. Ellie: Molto bene. E cos’è più probabile: che un Dio onnipotente e misterioso creò l’universo e poi decise di non dare alcuna prova della sua esistenza? Oppure, che non solo non esista affatto, ma che l’abbiamo creato noi per non sentirci tanto piccoli e soli? Palmer: Non so… non potrei immaginare di vivere in un mondo dove Dio non esista. No, non ci vorrei vivere. Ellie: Come fai a sapere che non ti stai illudendo? Quanto a me, io… io vorrei una prova. Palmer: Ah, una prova. Volevi bene a tuo padre? Ellie: Come? Palmer: Sì, gli volevi bene? Ellie: …Sì, moltissimo. Palmer: Provalo. – Ancora una volta…, ci occorre la Fede!… :
Franco