Figlio di Davide e Signore dei signori
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San Leone Magno ( ?-circa 461), papa e dottore della Chiesa
Discorso 1 per la Natività del Signore
Figlio di Davide e Signore dei signori
E’ scelta una vergine regale, appartenente alla famiglia di David, che, destinata a portare in seno tale santa prole, concepisce il figlio, Uomo-Dio… Dunque il Verbo di Dio, Dio egli stesso e Figlio di Dio, che « era in principio presso Dio, per mezzo del quale tutto è stato fatto e senza del quale neppure una delle cose create è stata fatta » (Gv 1,1-3), per liberare l’uomo dalla morte eterna si è fatto uomo. Egli si è abbassato ad assumere la nostra umile condizione senza diminuire la sua maestà. E’ rimasto quel che era e ha preso ciò che non era, unendo la reale natura di servo a quella natura per la quale è uguale al Padre. Ha congiunto ambedue le nature in modo tale che la glorificazione non ha assorbito la natura inferiore, né l’assunzione ha sminuito la natura superiore.
Perciò le proprietà dell’una e dell’altra natura sono rimaste integre, benché convergano in una unica persona. In questa maniera l’umiltà viene accolta dalla maestà, la debolezza dalla potenza, la mortalità dall’eternità. Per pagare il debito, proprio della nostra condizione, la natura inviolabile si è unita alla natura che è soggetta ai patimenti, il vero Dio si è congiunto in modo armonioso al vero uomo. Or questo era necessario alle nostre infermità, perché avvenisse che l’unico e identico «Mediatore di Dio e degli uomini» (1 Tm 2,5) da una parte potesse morire e dall’altra potesse risorgere….
Tale natività, dilettissimi, si addiceva a Cristo, « virtù di Dio e sapienza di Dio » (1 Cor 1,24); con essa egli è uguale a noi quanto all’umanità, è superiore a noi quanto alla divinità. Se non fosse vero Dio non porterebbe la salvezza, se non fosse vero uomo non ci sarebbe di esempio.