ORA, A QUALCHE MESE DI DISTANZA DALLA FINE DELL’ANNO PAOLINO, STO SPERIMENTANDO CHE L’APOSTOLO PAOLO È CON NOI
Come continuare l’anno paolino, come viverlo ora, sperimentarlo di nuovo, vedere ancora il volto dell’Apostolo? Non è facile, siamo presi, anche per il bene da molte cose, dai nostri lavori, dai nostri studi, anche dalla nostra fede, anche da quel « qualcosa » che ognuno di noi è chiamato a vivere nel Signore, dalla nostra chiamata;
ora sembra di dover cercare un metodo, un modo, uno stile di vita, una logica, per continuare, io non la trovo, continuo ad incontrare l’Apostolo in posti, in momenti, in luoghi sempre inaspettati, sempre nuovi;
il volto di Paolo trovato in un sito archeologico, delle nuove interpretazioni, ma anche in una pagina di lettura, una sentenza sopra un salmo;
nel volto, nelle stimmate di Francesco, anche c’è tutto Paolo, la prima lettura della festa (francescana) era da Galati, poi il vangelo, il Padre francescano che ha celebrato ha parlato solo di Paolo, della suo « divenire » Cristo stesso, nel suo abbracciare la croce, e la resurrezione, dentro il volto stesso dell’Apostolo abbiamo capito Francesco, compreso il suo amore, il « suo » abbraccio della croce;
dove altro ancora? in tutti i santi;
ed anche nella vita di ognuno di noi, nell’incontrare l’amico, nell’incontrare un nemico, ancora Paolo, la sua parola, la sua testimonianza;
nelle strade di una città, la sua partecipazione alle nostre miserie;
in tutti i malati, le sue sofferenze;
nei soldati morti, la sua morte e la sua resurrezione;
in ogni croce, in ogni dolcezza, in ogni passione, in ogni amore il « suo » amore;
la strada per trovare Paolo? il luogo? in ognuno di noi, nel fratello, nell’amico, nel nemico, guardando il cielo, contemplando il creato, dall’alto di un monte, dalla finestra di un ufficio, riposati su un divano, accovacciati nella strada;
lui, l’Apostolo Paolo, è con noi;