«CAMMINATE, NELLA CARITÀ!» (EF 5,2).

http://www.atma-o-jibon.org/italiano10/parola_ago15.htm

«CAMMINATE, NELLA CARITÀ!» (EF 5,2).

In questa “Parola”, è racchiusa tutta l’etica Cristiana! L’agire umano, se vuole essere come Dio l’ha pensato, quando ci ha creati, e, quindi, autenticamente umano, deve essere animato dall’amore… Il cammino – metafora, della vita – , per giungere alla sua meta, deve essere guidato dall’amore, compendio di tutta la legge!
L’Apostolo Paolo rivolge questa esortazione ai Cristiani di Efeso, come conclusione, e sintesi, di quanto ha appena scritto loro, sul modo di vivere Cristiano: passare, dall’uomo vecchio, all’uomo nuovo, essere veri, e sinceri, gli uni con gli altri, non rubare, sapersi perdonare, operare il bene…, in una parola: “Camminare, nella carità”!
Converrà leggere, per intero, la frase, da cui è tratta la “Parola” incisiva, che ci accompagnerà, per tutto il mese: «Fatevi, dunque, imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate, nella carità, nel modo in cui, anche Cristo, ci ha amato, e ha dato se stesso, per noi, offrendosi a Dio, in sacrificio di soave odore!».
Paolo è convinto che ogni nostro comportamento deve avere, come modello, quello di Dio… Se l’amore è il segno distintivo di Dio, deve esserlo anche dei suoi figli: in questo, essi devono imitarlo!
Ma, come possiamo conoscere, l’amore di Dio? Per Paolo, è chiarissimo: esso si rivela, in Gesù, che mostra come, e quanto, Dio ama! L’Apostolo lo ha sperimentato, in prima persona: «Mi ha amato, e ha consegnato se stesso, per me!» (“Gal 2,20”), ed, ora, lo rivela, a tutti, perché diventi l’esperienza, dell’intera comunità!

«Camminate, nella carità!».
Qual è, la misura, dell’amore di Gesù, sul quale va modellato il nostro amore?
Esso, lo sappiamo, non ha confini: non pone preclusioni, o preferenze di persone! Gesù è morto per tutti, anche per i suoi nemici, per chi lo stava crocifiggendo, proprio come il Padre che, nel suo amore universale, fa splendere il sole, e fa scendere la pioggia su tutti: buoni, e cattivi, peccatori, e giusti… Ha saputo prendersi cura, soprattutto, dei piccoli, e dei poveri, degli ammalati, e degli esclusi; ha amato, con intensità, gli amici; è stato, particolarmente vicino, ai Discepoli… Il suo amore non si è risparmiato, giungendo fino al punto estremo, di donare la vita!
Ed, ora, chiama tutti a condividere il suo stesso amore: ad amare, come lui ha amato!
Può farci paura, questa chiamata, perché troppo esigente… Come possiamo essere, imitatori di Dio, che ama tutti, sempre, per primo! Come amare, con la misura dell’amore, di Gesù? Come essere, “nella carità”, così come ci viene richiesto, dalla “Parola di Vita”?
È possibile, soltanto se, prima, abbiamo fatto, noi stessi, l’esperienza di essere amati… Nella frase: “Camminate, nella carità, nel modo, in cui, anche Cristo, ci ha amato!”, l’espressione: “Nel modo, in cui…”, può essere tradotta anche con: “Perché…”.

«Camminate, nella carità!».
Camminare, qui, equivale ad agire, a comportarsi: come a dire che, ogni nostra azione, deve essere ispirata, e mossa, dall’amore… Ma, forse, non a caso, Paolo impiega questa parola dinamica, per ricordarci che amare si impara, che c’è tutta una strada da percorrere, per raggiungere la larghezza, del cuore di Dio!
Egli usa anche altre immagini, per indicare la necessità del progresso costante, quale la crescita che, da neonati, conduce fino all’età adulta (cfr. “1 Cor 3,1-2”), lo sviluppo di una piantagione, la costruzione di un edificio: la corsa, nello stadio, per la conquista del premio (cfr. “1 Cor 9,24”)…
Non siamo, mai, degli arrivati! Ci vuole tempo, e costanza, per giungere alla meta, senza arrendersi, davanti alle difficoltà, senza mai lasciarci scoraggiare, dai fallimenti, e dagli sbagli: pronti, sempre, a ricominciare, senza rassegnarsi alla mediocrità!
Agostino d’Ippona, forse pensando al suo sofferto cammino, scriveva, in proposito: «Ti riesca sempre sgradito ciò, che sei, se vuoi giungere a ciò, che non sei, ancora! Infatti, là, dove ti senti bene, ti fermi; e dici, addirittura: “Basta, così!”, e, così, sprofondi… Aggiungi, continuamente, cammina, sempre, procedi, in avanti, di continuo: non fermarti, lungo il cammino, non voltarti, non deviare! Resta indietro, chi non avanza!».
«Camminate, nella carità!».
Come procedere, più celermente, nel cammino, dell’amore?
Poiché l’invito è rivolto, a tutta la comunità: – “Camminate!” – , sarà utile aiutarsi, reciprocamente… È, infatti, triste, e difficile, intraprendere un viaggio, da soli.
Potremmo iniziare, col trovare l’occasione, per ridirci, ancora una volta, tra noi – con gli amici, i famigliari, i membri della stessa Comunità Cristiana… – , la volontà di camminare, insieme!
Potremmo condividere le esperienze positive, su come abbiamo amato, in modo da imparare, gli uni dagli altri…
Possiamo confidare, a chi può comprenderci, gli sbagli commessi, e le deviazioni, dal cammino, in modo da correggerci!
Anche la preghiera, fatta insieme, potrà darci luce, e forza, per andare avanti…
Uniti, tra noi, e con Gesù, in mezzo a noi – la Via! – , percorreremo, fino in fondo, il nostro “Santo Viaggio”; semineremo amore, attorno a noi, e raggiungeremo la meta: l’Amore!

Fabio Ciardi

Publié dans : QUARESIMA 2019 |le 14 mars, 2019 |Pas de Commentaires »

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