LA PRESENZA DI DIO

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LA PRESENZA DI DIO

Orsù, misero mortale,
fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni,
lascia per un po’ i tuoi pensieri tumultuosi.
Allontana in questo momento i gravi affanni
e metti da parte le tue faticose attività.
Attendi un poco a Dio e riposa in Lui.
(S. Anselmo di Aosta, vescovo)

Dentro di te trovi Dio
Non cercarlo altrove, dentro di te trovi Dio. Non nel denaro, né nel sesso e neppure nel potere, ma dentro di te Egli dimora. Così lo ha cercato Agostino d’Ippona e lo ha trovato e si è convertito.
Mi sono esercitato a creare attorno a me il silenzio e il deserto e così ora posso dedicarmi a Dio, presente in me.
Presentarmi a Dio che vive in me è un esercizio che ha bisogno dell’aiuto dello Spirito Santo, infatti è un incontro personale con Colui che abita in me, come sua scelta d’amore. È vero che Egli è presente ovunque, in ogni tempo e in ogni luogo, ma tu cercalo dentro di te perché Egli ha piantato la sua tenda nel tuo cuore. Lì sei atteso, lì è tutto per te.
Mettersi alla presenza di Dio è dunque l’atto più divino e divinizzante che io possa fare. Mi metto infatti in diretto contatto con Dio, l’Eterno, il Creatore, il Padre che Gesù ci ha donato. Tutto ciò è possibile perché questo mio corpo mortale è il tempio dello Spirito Santo che ha preso dimora in me.Quando non sai pregare, quando stai attraversando il Mar Rosso, se ti senti colpito a morte o se attraversi un deserto infuocato, sia che tu ti ribelli contro tutto e contro tutti , sia che tu abbia perduto ogni energia e ogni speranza e che ti senta completamente smarrito, fa’, ti prego, questo piccolo esercizio: « Eccomi, sono qui, Signore! Io davanti a Te, alla tua presenza e non so fare altro ». E resta lì, in ginocchio o seduto, in chiesa o in casa. Se ti senti di farlo, piangi e grida forte dentro di te, tutta la tua disperazione e il tuo bisogno di liberà.
Allora abbassa la voce e quasi bisbigliando rivolgiti a Dio e digli: Padre mio sono qui nelle tue mani, proprio come ha fatto Gesù in croce.
Ma anche se tutto va a gonfie vele per te, se sei in pace con tutti e con tutto, se stai sollevandoti da terra pieno di gioia e di fervore, ti prego, scendi giù, entra nel profondo del tuo piccolissimo io, e prova ripetere: « Sono qui, Signore, qui davanti a te, io e tu, perché non so fare altro ».
E resta lì. Testa a testa con Lui, le mani tue nelle mani sue e il cuore aperto l’uno all’altro, mentre nello Spirito Santo ti sarà dato di ripetere: Ancora, ancora!
Con l’orazione della presenza io ho aperto la porta al Signore che bussa. Ora Egli entra in casa tua. Il tuo impegno sarà quello di tenergli compagnia: questa è la strada della santità, aperta a tutte le categorie degli uomini,, nessuna esclusa, come insegna San Francesco di Sales.

Benedetto sei tu, Signore
Ascolta il mio canto, Gesù, tu che sei qui con me, tu Signore mio e Dio mio. Il mio cuore batte quando Tu mi pensi e Tu mi pensi sempre.
Ti amo perché Tu mi ami e in me Tu ami coloro che io amo. Dentro e fuori di me, sempre Tu, con la tua grande e amorosa presenza.
Sono contento di Te, mio Gesù. Meglio non potevi fare. Ti sento e Ti respiro, profondamente. Sei di casa, più che non lo sia io stesso. In tutti i risvolti dell’anima mia, sei presente, e con molta discrezione. Non ho segreti per Te. Quanto è mio, è già Tuo.
Benedetto sei Tu, Signore!
Ascolta sempre questa piccola melodia che le ,ie labbra ti cantano. Non sono io, sai ma il tuo Santo Spirito in me.
Io e Tu, insieme, per una presenza amorosa mia e Tua, di fronte al Padre e ai fratelli.
Fa’ che io possa contemplare il tuo volto e Tu in me presentati ai miei fratelli. Perché non vedano me, ma Te, Gesù, ricco di misericordia, di grazia,di affetto e di consolazione. Attirali a Te.
Benedetto sei Tu, Signore!
Ecco, io continuo a cantare. vita mia, anima mia, cuore mio benedite il Signore, perché è Lui che mi sostiene e mi dà gioia. Benedetto il mio Dio, il mio Gesù, che compie in ne quanto gli piace, mentre io poveretto mi distraggo e dormo.
Vieni, Signore. Ti riservo il primo posto nei miei sensi spirituali: Te voglio vedere, toccare, voglio sentire la Tua voce. Ecco, ora Ti metto al centro di tutto me stesso, Ti metto là dove risiede il mio io più profondo e più caro, nel mio cuore, là dove io amo e mi dono senza riserve.
Benedetto sei Tu, Signore!
Sto cantando ancora e nessuno se ne accorge. Ho eliminato ogni ragionamento, ogni preghiera. Tu a tavola con me e io con Te. Sento il profumo della Tua presenza. Tu solo mi interessi, Gesù.
Benedetto sei Tu, Signore!

Amami, sorella mia, mia amica,
mia colomba, perfetta mia
(Ct 5,2).

Gesù: Aprimi, aprimi, sorella mia e figlia, nella quale mi sono compiaciuto.
L’anima: Vieni, entra, Signore Gesù, mio tutto. Entra, la porta è spalancata. Lo Spirito Santo mi ha preparato per Te, per questa Tua meravigliosa presenza. Non fa bisogno che Te lo dica: Sei in casa Tua.
La Tua presenza, Gesù! Con Te, nella potenza amorosa dello Spirito che mi ha fatto nuovo, mi rivolgo al Padre e Gli dico: Abbà, Papà! Con Te, Gesù, per Te e in Te, tutto il mio amore, tutto l’onore, tutta la gloria a Dio Padre nostro. Egli mi ama di un amore infinito, ancor prima della creazione mi ha amato, e Tu ne sei il pegno. Mi ha creato a tua immagine. Mi tiene in vita per l’amore e la compassione che tu hai verso di me.
Scusami, Gesù, se ho osato affermare che io Ti ho aperto la porta. Nel Tuo Spirito ho potuto farlo, e nel Tuo Spirito Ti ho accolto come mio Signore, e nel Tuo Spirito sono consapevole che Tu sei presente in me. Per questo stesso Tuo Spirito io Ti conosco, Ti sento, Ti possiedo, Ti amo e offro Te ai miei fratelli.
Mio caro, Perché mi dici « aprimi » quando a porte chiuse Tu entri? SI. Maranatha! Vieni, Signore!
Gesù:Aprimi, sorella mia e sposa, mia amica, mia colomba, perfetta mia, aprimi. Consegnami la chiave di ogni tuo segreto, di ogni tuo desiderio.
L’anima: La mia porta è spalancata, amore mio e sposo, ogni accesso ai miei sensi è aperto a Te, la mia mente, la mia volontà tutto è Tuo, e il mio cuore ancora di più. Qui dentro Tu mi troverai sempre: ho deciso di non evadere più.
Al centro della mia vita, nel pieno possesso della mia libertà, e nel vuoto più metto Te amico e Signore mio, fratello e sposo, roccia e canto, dimora e presenza. Io e Tu, ed è già tutto, ed è già sempre!

Alcuni appunti sulla presenza
La presenza si attua con un semplice sguardo di fede, un fissare gli occhi su Gesù, proprio come diceva al suo santo Curato il contadino di Ars, in preghiera davanti al tabernacolo: « Io lo guardo ed egli mi guarda ». (cfr. CCC 2715).
La presenza diventa contemplazione quando uno intreccia « una relazione viva e personale » con Dio che è vivo e vero. Io corro da Lui e mi metto davanti a Lui, il mio Dio che è sempre presente nel profondo del mio cuore, e così non devo cercare tanto. Sempre nelle nella fede e nell’amore, doni dello Spirito.
Dunque l’appuntamento per una sincera e profonda relazione a tu per tu con Dio esige che ci mettiamo alla sua presenza. (cfr. CCC 2558). Così esercitati, ovunque tu sia, in macchina, al mercato, al lavoro o in casa.
Entrare nell’orazione di una semplice presenza vuoi dire portarci al centre del nostro cuore, là dove ha preso dimora Colui che amiamo. Concentro la mente, la volontà e tutto il mio essere, faccio scendere tutto me stesso verso il mio cuore, dove lo Spirito Santo ha allestito la sua tenda, Cielo dei Cieli, dimora della SS. Trinità.
Per i doni della fede, dell’amore e della sicura certezza noi possiamo entrare alla presenza di Dio, per consegnarci totalmente a Lui (cfr. CCC 2711). Allora dirò: Il mio cuore è pronto per Te, per Te o mia Trinità beata.
La Bibbia ci dice chiaramente che la presenza e l’intimità costituiscono la caratteristica essenziale dell’alleanza di Dio con il suo popolo. E, con l’Incarnazione del Verbo nel grembo di Maria, ecco la novità perfetta: La Presenza e l’intimità di Dio diventa personale e sensibile. (cfr. Gv 1,14).
Gesù, nostro Dio e nostro Tutto, è sempre presente in persona nei Sacramenti e per mezzo di essi Egli, in modo inspiegabile, misterioso ma reale, ci dona la vera vita.
Nella Eucaristia Egli è presente con un rapporto bello e perfetto, grazie al quale, noi resi concorporei e partecipi della sua vita, diventiamo sue membra e cosa sua.
La presenza di Gesù nel Tabernacolo è vera, reale, sostanziale, e noi lo crediano fermamente non per i sensi ma per la fede e lo adoriamo con amore e stupore, con desiderio e abbandono in Lui, sia che ci troviamo nella gioia o nel dolore.
Questa casa, che sono io, mente, cuore, corpo, l’ha costruita Lui stesso, per sé e non ostante tutto prima di entrare Egli bussa e mi porge la sua proposta: « Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me » (Ap 3,20).

D. Timoteo MUNARI sdb

Publié dans : MEDITAZIONI |le 20 août, 2018 |Pas de Commentaires »

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