CONVERSIONE E BATTESIMO DI SAULO ANNO DI CRISTO 34.
CONVERSIONE E BATTESIMO DI SAULO ANNO DI CRISTO 34.
Il furore di Saulo non poteva saziarsi; egli non respirava che minacce e stragi contro ai discepoli del Signore. Avendo inteso che in Damasco, città distante circa cinquanta miglia da Gerusalemme, molti Giudei ave ano abbracciata la fede, si sentì ardere di furibondo desiderio di recarsi colà a farne strage. Per fare liberamente quanto gli fosse per suggerire il suo odio contro ai Cristiani, andò dal principe dei sacerdoti e dal senato che con lettere lo autorizzarono di andare in Damasco, incatenare tutti i Giudei che si dichiarassero Cristiani e quindi condurli in Gerusalemme ed ivi punirli con una severità capace di arrestare quelli che fossero stati tentati d’imitarli.
Ma sono vani i progetti degli uomini quando sono contrari a quelli del Cielo! Dio, mosso dalle preghiere di s. Stefano e degli altri fedeli perseguitati, volle manifestare in Saulo la sua potenza e la sua misericordia. Saulo colle sue lettere commendatizie pieno di ardore divorando la strada era vicino alla città di Damasco, e già. gli sembrava di avere i Cristiani fra le mani. Ma quello era il luogo della divina misericordia.
Nell’impeto del suo cieco furore, verso il mezzodì una gran luce, più risplendente che quella del sole, lo circonda con tutti quelli che l’accompagnavano. Sbalorditi da quel celeste splendore caddero tutti a terra come morti: nel tempo stesso intesero il rumore di una voce solamente compresa da Saulo. Saulo, Saulo, disse la voce, perchè mi perseguiti? Allora Saulo ancora più spaventato ripigliò: Chi siete voi, che parlate? Io sono, continuò la voce, quel Gesù che tu perseguiti. Ricordati che è cosa troppo dura il trar calci contro allo sperone, il che tu fai resistendo ad uno più potente di te. Perseguitando la mia Chiesa, tu perseguiti me stesso; ma questa diverrà più fiorente, e non farai male che a te stesso.
Questo dolce rimprovero del Salvatore accompagnato dall’ unzione interna della sua grazia raddolcì la durezza del cuore di Saulo e lo cangiò in un uomo affatto nuovo. Pertanto tutto umiliato: Signore, esclamò, che volete che io faccia? Come se dicesse: Quale è il mezzo di procurare la vostra gloria? Io mi offro a voi per fare la vostra santissima volontà.
Gesù Cristo ordinò a Saulo di levarsi su e andare nella città ove un discepolo avrebbelo istruito intorno a ciò che doveva fare. Dio, dice s. Agostino, rimettendo a’ suoi ministri l’istruzione di un apostolo chiamato in una maniera così straordinaria ci ammaestra che bisogna cercare la sua santa volontà nell’ insegnamento dei Pastori, che egli ha rivestiti di sua autorità per essere nostre guide spirituali sopra la terra.
Saulo essendosi alzato non vedeva più nulla, sebbene tenesse gli occhi aperti. Quindi fu d’uopo dargli mano e condurlo a Damasco, come se Gesù Cristo volesse condurlo in trionfo. Egli prese alloggio nella casa di un negoziante nominato Giuda; ivi dimorò tre giorni senza vedere, senza bere e senza mangiare, ignorando tuttora ciò che Dio volesse da lui.
Eravi a Damasco un discepolo nominato Anania molto stimato da’ Giudei per la sua virtù e santita. Gesù Cristo gli apparve e gli disse: Anania! ed egli a lui: Eccomi, o Signore. Il Signore soggiunse: Levati su e va nella via chiamata Diritta, e cerca di un certo Saulo nativo di Tarso; tu lo troverai mentre fa orazione. Anania, sentito il nome di Saulo, tremò e disse: Deh! Signore, dove mai mi mandate! Voi ben sapete il gran male che ha fatto ai fedeli in Gerusalemme; ora si sa da tutti che egli è venuto qua con pieno potere di legare tutti coloro che credono nel vostro Nome. Il Signore replicò: va pure tranquillo, non temere, perchè quest’uomo è un istrumento scelto da me per portare il mio nome ai gentili, dinanzi ai re e dinanzi ai figliuoli d’Israele; perciocchè io gli farò vedere quanto egli debba patire pel mio nome. Mentre Gesù Cristo parlava ad Anania mandò a Saulo un’ altra visione in cui gli apparve un uomo, chiamato Anania, che avvicinandosi a lui, gl’ imponeva le mani per ridonargli la vista. La qual cosa fece il Signore per assicurare Saulo che Anania era colui che mandava per manifestargli i suoi voleri.
Anania obbedì, andò a trovare Saulo, gl’impose le mani e gli disse: Saulo fratello, il Signore Gesù che ti apparve nella strada, per cui venivi a Damasco, mi ha mandato a te, affinchè ricuperi la vista e sii ripieno dello Spirito Santo. Parlando così Anania e tenendo le mani sul Capo di Saulo soggiunse: apri gli occhi. In quel momento caddero dagli occhi di Saulo certe scaglie come squame, ed egli ricuperò perfettamente la vista.
Quindi Anania soggiunse: ora levati su e ricevi il Battesimo, e lava i tuoi peccati invocando il nome del Signore. Saulo si levò tosto per ricevere il Battesimo; quindi tutto pieno di gioia ristorò la sua stanchezza con un po’ di cibo. Passati appena alcuni giorni coi discepoli di Damasco, si mise a predicare il Vangelo nelle sinagoghe dimostrando colle sacre Scritture che Gesù era figliuolo di Dio. Tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di stupore e andavano dicendo: non è egli costui che in. Gerusalemme perseguitava coloro che invocavano il nome di Gesù e che è venuto a bella posta a Damasco per condurli colà prigionieri?
Ma Saulo aveva già superato ogni rispetto umano; egli nulla più desiderava che promuovere la gloria di Dio e riparare lo scandalo dato; perciò lasciando che ognuno dicesse di lui quel che voleva, confondeva gli Ebrei e con intrepidezza predicava Gesù Crocifisso.
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