LA SAPIENZA DIVINA SI INCARNA: MANDA LA TUA VERITÀ E LA TUA LUCE: MI GUIDINO AL TUO MONTE SANTO. (anche Paolo)
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LA SAPIENZA DIVINA SI INCARNA: MANDA LA TUA VERITÀ E LA TUA LUCE: MI GUIDINO AL TUO MONTE SANTO. (anche Paolo)
Io come luce sono venuto nel mondo (Gv 12, 46). « Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo » (Gv. 1, 9).
Fil 2,5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; 7 ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, 8 umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 9 Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; 10 perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; 11 e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. Gesù è la sapienza divina fatta uomo. Gesù crocefisso risorto è la sapienza divina fatta uomo che salva l’uomo dalla morte, con la resurrezione. Mat 11,19 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere». Gv 6,53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico.: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». ..62 E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». 1Col2,30 Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, 31 perché, come sta scritto: Chi si vanta si vanti nel Signore. La Parola di Gesù è promessa di vita eterna. E’ il progetto di Dio per chi crede in Gesù . Rivela la Sapienza di Dio, lo Spirito di Dio, il suo Amore per l’uomo, la Carità. E’ Parola viva e creatrice perchè chi la accoglie riceve la vita eterna (nei sacramenti). Non è una serie di vocaboli impotenti ma è Spirito divino che è Potenza, Potenziale, Forza divina creatrice, Sacro, pronto ad agire in chi lo accoglie. Perciò la Parola di Gesù non è un semplice insegnamento, è attiva è Vita. Vita eterna pronta a entrare nel corpo dell’uomo che la accoglie.. Attraverso questa Sapienza che si attua nel sacramento , Gesù e il Padre dimorano nel cristiano. Il Vangelo di Gesù, la vita eterna del corpo e l’attesa della resurrezione è Sapienza divina, Spirito che dà la vita…eterna. Spirito che purifica la mente. La Parola di Gesù è anche comandamento, istruzione, giacchè è alleanza. Condizione perchè lo Spirito di Sapienza e di Carità viva e dimori nel cristiano è che egli viva tutte le sue opere ispirato da questo Spirito. Questo Spirito è la sua Legge. Se uno dice che possiede lo Spirito e odia suo fratello è un bugiardo. Chi ascolta le mie parole, dice Gesù, le contempla, ne respira lo spirito, fa vivere questo spirito in lui è come colui che costruisce la sua casa- esistenza sulla roccia: sarà eterna. Il cristiano vive e cresce in questo Spirito-Sapienza. Questo Spirito lo consola , guida la sua vita e risplende come luce per tutti, come sale- sapore- sapienza dell vita per tutti. Il cristiano che possiede lo Spirito riconosce lo stesso spirito e chiama fratello ( = della mia stessa carne umano-divina) coloro che lo » parlano » o operano. Lo Spirito di Gesù, la Sapienza che vive nel cristiano,è la Sapienza che ancora si incarna e si incultura come in Gesù. Chi non possiede lo spirito non può comprendere le cose dello Spirito. I cristiani attraverso le Parole della sapienza divina antica e nuova ( antica alleanza e nuova alleanza) respirano lo Spirito divino, lo stesso Spirito che tutti hanno ricevuto nella salvezza cristiana attraverso i sacramenti. Questo Spirito rivela loro il mistero della salvezza che hanno ricevuto e che Gesù continua ad operare il loro. Con parole umane , secondo questo Spirito, esse annunciano la salvezza cristiana. Mt 11,25 In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. I piccoli sono, nel linguaggio rabbinico, i discepoli, coloro che hanno fame della sapienza divina e con umiltà e mitezza si mettono al servizio del rabbino che gliela trasmette.. 26 Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Un rabbino parla per sentito dire da profeti e sapienti ;Gesù è il Figlio di Dio e può rivelarlo a coloro che diventano suoi discepoli. 28 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. I rabbini insegnavano la sapienza divina come precetti della Legge Antica da seguire; il giogo della Legge Divina era pesante perchè i rabbini moltiplicavano i precetti interpretando la Legge nella infinita casistica della vita. Diventare discepoli significava sottomettersi ad una vita rigorosa e faticosa, »pesante ». Gesù invece promette ristoro, ciè sollievo . L’opposto. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». Gesù insegna la Sapienza della Legge Nuova, quella della Nuova Alleanza che Egli realizza. La Nuova Legge, la Carità, il giogo dello Spirito di Gesù, è dolce e leggero, dà sollievo e ristoro ai discepoli del giudaismo, affaticati e stanchi della precettistica rabbinica. E’ uno Spirito dolce e leggero, che dà ristoro perchè è lo Spirito della Carità. La Nuova Sapienza, quella che viene dalla Nuova Alleanza si ottiene praticando la Legge dell’ Amore soprannaturale, quello mostrato da Gesù con la sua vita, passione e morte. L’insegnamento è unico : Giov 13,34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Giov 15,9 Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. I cristiani giungono alla Sapienza del cuore praticando e contemplando e interpretando la Legge della Carità in tutta la casistica della vita. Intrepretando ogni momento e situazione della vita per mettervi la carità. Quando il cristiano annuncia la salvezza che ha ricevuto, che vive e che Gesù offre a chiunque crede in Lui, quando evangelizza, egli lo fa con la sapienza del suo cuore, quella che ha maturato interpretando e praticando la Carità nella sua vita.
PAOLO E LA SAPIENZA CRISTIANA 1Co 2,1 Anch’io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. 2 Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Fil 2,5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; 7 ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, 8 umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 9 Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; 10 perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; 11 e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. Gesù crocefisso ( e risorto) è rivelazione della Sapienza di Dio. 1 Cor 2,3 Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; 4 e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza [ =dimostrazioni rabbiniche : Paolo è rabbino] , ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, [ nella effusione attraverso la Parola, i sacramenti e la vita comunitaria di carità ] 5 perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio [ la sapienza divina, lo Spirito, la Potenza Divina di Amore soprannaturale]. 1col1,17 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo [ che suscita la fede cui segue la preparazione al battesimo ed ai sacramenti della Chiesa] ; non però con un discorso sapiente [ = da rabbino] , perché non venga resa vana la croce di Cristo. 18 La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, (la parola della croce) è potenza di Dio. 19 Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti. Distruggere, umiliare la sapienza umana è una regola costante del governo di Dio . Ai tempi d’Isaia, quando la sapienza politica dei capi di Giuda considerava l’alleanza coll’Egitto come il mezzo di difendersi dall’invasione degli Assiri, Dio fa dichiarare a Gerusalemme per mezzo del suo profeta che Is 29,14«la sapienza dei suoi savi perirà e l’intelligenza degl’intendenti svanirà» . Dopo l’invasione assira Dio liberò Gerusalemme in un modo che non era venuto in mente ai sapienti di Israele. Paolo applica qui la parola d’Isaia, resa liberamente dalla versione dei LXX, per mettere in evidenza che la crocefissione di Gesù, il Messia di Jhwh, mai e poi mai sarebbe stata prevista dai sapienti di Israele come mezzo salvifico ; anzi, sarebbe stata considerata -ed è così ancora – stoltezza , chiunque l’avesse contemplata. 1Co 3,19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia.[ Gb 5,11- Colloca gli umili in alto e gli afflitti solleva a prosperità; 12 rende vani i pensieri degli scaltri e le loro mani non ne compiono i disegni; 13 coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia e manda in rovina il consiglio degli scaltri.] La sapienza cristiana , la sapienza della croce, non era immediatamente deducibile da parte dei rabbini, solo il « rabbino » Gesù l’aveva vista nella parola sul Servo di Jhwh (Is 24-25) ; essa è manifestazione creativa e indeducibile dello Spirito Divino, della sua Potenza. Su questa potenza – mirabilmente ed eminentemente manifestata nella resurrezione di Gesù e dei santi al momento della sua morte e poi nella Chiesa-si fonda la fede cristiana. 1Co 2,6 Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; 7 parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. 8 Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9 Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.[libera fusione di Is 64,3- 65,16-40,13 e Nm 27,12) L’Evangelo contiene bensì la soluzione dei più alti problemi che possano affacciarsi alla mente, ma la sua sapienza non ha la sua origine nello sforzo della mente umana, anche se si prendono i sommi suoi rappresentanti nel campo del pensiero, come in quello della potenza politica. Questi, che il mondo considera come i suoi capi, svaniscono con la loro sapienza dinanzi alla rivelazione di Dio in Cristo. Nel nuovo ordine di cose inaugurato dal secondo Adamo, i loro principi, i loro metodi, i loro ideali son destinati a sparite come le tenebre dinanzi al sole 1Corinzi 1:19-20. 1 Col 2,20 Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? 21 Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. 22 E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, 23 noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. 25 Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. 26 Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. 27 Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, 28 Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, 29 perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio 1 Cor 2,10 .. a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. 12 Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. 13 Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. 14 L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. 15 L’uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. 16 Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo. 1Co 3,1 Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo. 2 Vi ho dato da bere latte, non un nutrimento solido, perché non ne eravate capaci. E neanche ora lo siete; 3 perché siete ancora carnali: visto che c’è [ancora] tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera tutta umana? …Non sapete che siete [ già] tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. 18 Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; 19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia. 20 E ancora: Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani. 21 Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini. Giac 1,5 Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data Col 2,2strettamente congiunti nell’amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, 3 nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. Giov 17,3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Os 6,3 Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra». Quella vita eterna che Gesù doveva dare ai credenti è conoscenza di Dio il Padre, e di Gesù Cristo il Figliuolo, quale ci sono rivelati mediante l’opera dello Spirito. È un errore il supporre, come fanno molti, che quando questa « conoscenza » ci vien presentata come « la vita eterna », dobbiamo considerarla come il mezzo o la via per cui si giunge a quella vita. 1Gv 5,11 Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. 1Gv 5,20 Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. La vera conoscenza di Dio e di Gesù Cristo è la vita eterna. Infatti essa a implica conformità di mente e di cuore a Dio e a suo Figlio, e ciò costituisce quella santità e quella felicità che sono l’essenza della vita eterna. Non si può aver l’una senza l’altra. 2Co 4,6 E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Eb 8,11 Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. 12 Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati. 1Gv 4,6 Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore. 1Co 15,34 Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.

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