LA BENEDIZIONE DELLA RICONOSCENZA (Ef 5,20; Eb 13,15)
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LA BENEDIZIONE DELLA RICONOSCENZA (Ef 5,20; Eb 13,15)
by Tempo di Riforma
« ..ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo » (Efesini 5:20). « …Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome » (Ebrei 13:15).
Alcune persone sembrano nate con un temperamento scontroso e febbrile ed è molto difficile per loro illuminarsi nel sorriso e nel canto. Qualunque, però, possa essere la nostra naturale disposizione, se apparteniamo a Cristo è nostro preciso dovere coltivare un cuore riconoscente. Una persona malinconica (che presenta, cioè, una stato d’animo di vaga tristezza, di struggente inquietudine e depressione costanti, caratterizzato dalla propensione al pessimismo, alla chiusura in se stessi e alla meditazione) ha un cattivo effetto sugli altri. E’ miserevole dover lavorare accanto o sotto una persona sempre pessimista. Non c’è nulla che vada bene, nulla che la soddisfi, non ha mai parole di lode e di incoraggiamento. Vi sono persone, invece, che per quanto la loro condizione sia umile e disgraziata, sono sempre d’animo lieto, sanno trovare in ogni cosa un aspetto positivo, e sono loro ad incoraggiarti quando sei triste. Se noi, invece che trovare sempre da criticare o da lamentarci, cercassimo cose per cui lodarli e ringraziarli, vedremmo miracolosamente cambiare il loro atteggiamento. Il vantaggio della gioia e della serenità è che sono fonti di forza per la nostra anima e per tutti coloro che ci circondano e, cosa da non sottovalutare, sarebbe di buona testimonianza per la fede che professiamo.
Un sito web che insegna la forza dell’ottimismo afferma: « Una persona che ha la mentalita’ rivolta all’ottimismo sa vivere alla grande!!! Considera i problemi delle opportunita’, è difficile che si lamenti, ha sempre una parola buona per tutti e soprattutto ha perennemente il sorriso sulle labbra. Un ottimista è ben visto e ben considerato dal mondo esterno »; « Vuoi vivere con entusiasmo e da protagonista la tua vita? Vuoi evitare che gli eventi ti travolgano, influenzando il tuo stato d’animo? Impara le tecniche per avere sempre un atteggiamento postivo! »; « Il linguaggio che usiamo con gli altri ma anche e soprattutto quando “parliamo” con noi stessi è veramente importante per far arrivare continuamente messaggi positivi al nostro cervello. Abituiamoci ad usare sempre termini positivi, motivazionali, che diano degli imput alla nostra mente. Una persona ottimista sa trovare sempre la parola giusta in ogni situazione, che sappia stimolare aiutando il nostro benessere psicofisico »; « La concezione filosofica dell’ottimismo dice che il mondo ha una prevalenza dei fattori positivi e quindi il bene prevale sul male. L’ottimismo in pratica è la tendenza di coloro che in una particolare situazione sono portati a vedere le cose favorevolmente. Avere una concezione ottimistica della vita aiuta quindi le persone ad uscire da situazioni sfavorevoli facendosi aiutare anche dal pensiero positivo ».
La psicologia secolare è consapevole degli effetti positivi dell’ottimismo e nemmeno conosce Cristo! Quanto più dovrebbe avere un atteggiamento raggiante e ottimista chi ha compreso l’amore di Dio in Cristo, lo vive e lo diffonde. Il mondo è triste e deve pagarsi i suoi comici, umoristi ed esperti di « pensiero positivo »: il cristiano (autentico) vive la sua vita nello spirito espresso dall’Apostolo Paolo quando scrive: « Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa! » (2 Corinzi 6:3-10).
PREGHIERA
Aiutaci, o Signore, a rallegrarci sempre, a pregare incessantemente e, in ogni cosa, a rendere grazie. Amen.
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