GENESI 15: IL PATTO DI DIO CON ABRAMO
http://www.adi-novamilanese.org/studiEtesti/studiGenesi12.htm
GENESI 15: IL PATTO DI DIO CON ABRAMO
Il Signore vuole parlare ai suoi servi e lo fa in diverse maniere.
Nei tempi passati la parola scritta non era ancora il mezzo principale per ricevere la guida, la formazione e l’esortazione.
IL NOSTRO DIO È UN COMUNICATORE
Il Signore parla ad Abramo per mezzo di una visione; “Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima»” Genesi 15:1
EGLI PROMETTE PROTEZIONE
“Non temere”: questa frase è stata di conforto a uomini e donne che si sono trovati nel timore. Per la fede essa è diventata un breve ma potente messaggio. Dio si è rivolto in questo modo a re, profeti, conduttori e al Suo popolo in ogni tempo; “Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: «Non temere!»” Lamentazioni 3:57
EGLI USA SIMBOLI
Il simbolo dello scudo
Questo strumento di guerra è uno strumento di difesa: la salvezza, la santità e la fede sono necessarie per dire di possedere lo scudo, se ne togliamo anche soltanto una lo scudo diventa inefficace.
- La salvezza: “Tu m’hai anche dato lo scudo della tua salvezza, la tua destra mi ha sostenuto,la tua bontà mi ha reso grande” Salmo 18:35
- La santità: “Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell’integrità” Proverbi 2:7
- La fede: da quello che leggiamo nel Nuovo Testamento sappiamo di avere uno scudo messo a nostra disposizione da Dio ed è la fede. Non ci saranno nemici che potranno trapassare uno scudo così, neanche con frecce infuocate; “Prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno” Efesini 6:16
- La gioia: chi possiede realmente lo scudo è al sicuro ed esulta cantando; “Il SIGNORE è la mia forza e il mio scudo; in lui s’è confidato il mio cuore,e sono stato soccorso; perciò il mio cuore esulta, e io lo celebrerò con il mio canto” Salmo 28:7
“Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui” e Salmo 115:9-11 “O Israele, confida nell’Eterno! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. O casa d’Aronne, confida nell’Eterno! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. O voi che temete l’Eterno, confidate nell’Eterno! Egli è il loro aiuto e il loro scudo.” . Proverbi 30:5
Abramo era ritornato da una grande vittoria, da una grande benedizione. Il suo cuore doveva confidare in Dio non in se stesso in quel momento più che mai. Se in noi non opera la fede e la completa dipendenza da Dio lasceremo spazio al solito “cristianesimo fai da te” che si può identificare con il proverbio popolare “aiutati che Dio ti aiuta”.
LE PROMESSE DI DIO SONO ILLOGICHE PER LAMENTE UMANA
Abramo aveva circa 85 anni quando Dio gli appare in una visione. Abramo guardava al presente ma Dio guarda al futuro. Dio continua a rinnovare le Sue promesse ( “E l’Eterno apparve ad Abramo e disse: ’Io darò questo paese alla tua progenie’ ” Genesi 12:7, Genesi 13:14-17 “E l’Eterno disse ad Abramo dopo che Lot si fu separato da lui ’Alza ora gli occhi tuoi e mira, dal luogo dove sei, a settentrione, a mezzogiorno, a oriente, a occidente. 15 Tutto il paese che vedi, lo darò a te e alla tua progenie, in perpetuo. 16 E farò si che la tua progenie sarà come la polvere della terra: in guisa che, se alcuno può contare la polvere della terra, anche la tua progenie si potrà contare. 17 Levati, percorri il paese quant’è lungo e quant’è largo, poich´ io te lo darò’”, Genesi 15:7 “Il SIGNORE gli disse ancora: «Io sono il SIGNORE che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perch´ tu lo possegga» e Genesi 15:2-5 “Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poich´ io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede». 4 Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede»).
Abramo guardava a terra ma Dio gli disse di guardare al cielo “Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza»” . Genesi 15:5
LA FEDE DI ABRAMO È DONO DI DIO
La fede che serve per credere è la stessa che si appropria di ciò che Dio ha detto e del Suo programma, per questa fede Dio ritenne giusto Abramo bench´ non avesse fatto nulla di meritevole. La fede opera in un momento specifico quando Dio ci apre gli occhi per farci comprendere il Suo piano; “Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia” Genesi 15:6
Il Nuovo Testamento approfondisce questo concetto in Romani 4:1-3 e Galati 3:5-14.
UNA NECESSITÀ DI CONTINUE GARANZIE
Abramo chiese un segno per garanzia; “Abramo chiese: «Dio, SIGNORE, da che cosa posso conoscere che ne avrò il possesso?» 9 Il SIGNORE gli rispose: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione». 10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose ciascuna metà di fronte all’altra; ma non divise gli uccelli” . Genesi 15:8-10
IL SIGNORE FECE PREPARARE LA CERIMONIA PER LA CONFERMA DEL PATTO
Abramo fece ciò che Dio gli ordinò: divise le bestie nel mezzo. Questa usanza era una cerimonia utilizzata nella conferma dei patti (Geremia 34:18,19). Nello stesso modo Dio ha preso parte al patto fatto con noi, per mezzo del sacrificio di Suo figlio, sacrificio eccellente, per il quale Gesù è intermediario fra Dio e noi. Tutti quelli che credono hanno, come Abramo, un segno o una “caparra” del dono dello Spirito per cui possono sapere che erediteranno la Canaan celeste (I Corinzi 11:25).
IL PATTO DEVE ESSERE DIFESO
“Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò”. Genesi 15:11
Dobbiamo impedire a ogni cosa di portarci via la realtà della salvezza in Cristo (Romani 8:31-39).
Abramo rimase lì fino al tramonto del sole, fino a che un profondo sonno cadde su di lui ; “Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco uno spavento, una oscurità profonda cadde su di lui”. Genesi 15:12 .
UNA PROFEZIA SULLA SUA DISCENDENZA
“Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni; ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze” Genesi 15:13,14
UNA PROFEZIA PERSONALE
“Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. Alla quarta generazione essi torneranno qua” Genesi 15:15-16
Il peccato del popolo degli Amorei in quelle terre avrebbe raggiunto il colmo durante la lontananza del popolo eletto, per lasciare poi posto al giudizio “…perch´ l’iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo»” Genesi 15:16
Durante la notte più profonda due figure passano in mezzo agli animali consumandoli: una fornace e una fiamma di fuoco“Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi”. Genesi 15:17
La fornace “che io comandai ai vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d’Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: ’Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comanderò,voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio’” Geremia 11:4
La fornace rappresentava le grandi sofferenze del popolo di Dio in Egitto e la fiamma di fuoco la gloriosa liberazione degli Israeliti con la sua potenza ed i suoi aiuti (I Pietro 4:12-19).
VENGONO PRECISATI I CONFINI DELLA TERRA CONCESSA
“In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d’Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, gli Ittiti, i Ferezei, i Refei, gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei»”. Genesi 15:18-21
Dio fece dei patti incondizionati sia con Abramo che con Davide, nessuno di questi però si è adempiuto pienamente o permanentemente. N´ Abramo n´ nessun altro Israelita fino ad oggi l’ha realizzato. Il governo letterale e fisico di Cristo è l’unico modo in cui i patti possano essere adempiuti così come promesso da Dio.
La promessa fatta a Davide riguardo a un re che siederà per sempre sul suo trono e la promessa fatta ad Abramo in Genesi 15 si adempiranno durante il millennio menzionati in Apocalisse 20:1-7: Cristo regnerà letteralmente 1.000 anni sulla terra. Tutte le profezie dell’Antico Testamento sulla prima venuta di Gesù sono state adempiute letteralmente, dunque anche le profezie riguardanti la Sua seconda venuta si adempiranno letteralmente.
LE PROMESSE DI POSSESSO MATERIALE FATTE AD ISRAELE SONO PROMESSE DI POSSESSO SPIRITUALE PER I CRISTIANI
“Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore” Filippesi 3:20
“Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” II Pietro 3:13
Anche se il credente passerà per l’oscurità e il dolore dovrà essere sempre accompagnato dalla potente fiamma dello Spirito Santo.
Nel piano di Dio non c’è la volontà di gettarci nello scoraggiamento ma di renderci più puri per essere adatti a rappresentare Colui che ci ha chiamati.
Laisser un commentaire
Vous devez être connecté pour rédiger un commentaire.