IL PROFETA AGGEO – 16 DICEMBRE

http://www.sant-agata.net/index.php?option=com_content&view=article&id=186:aggeo&catid=64:profeti-minori&Itemid=2

IL PROFETA AGGEO – 16 DICEMBRE

DAL LIBRO DEL PROFETA AGGEO (1,1-9; 2,1-9; 15-19)  

L’anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote. Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: «Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la ca­sa del Signo­re!». Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: ri­flettete bene al vostro comportamento. Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete ve­stiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria – dice il Signore -. Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? – dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dá premura per la propria casa. Il ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: Su, parla a Zoroba­bele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo: Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vede­te? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore – coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; co­raggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti – secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete. Ora, pensate, da oggi e per l’avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore, come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n’erano dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n’erano venti. Io vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me – parola del Signore -. Considerate bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore), se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l’olivo non daranno più i loro frutti. Da oggi in poi io vi benedirò!  

INTRODUZIONE      

Nel 538 a.C., con un editto Ciro, il re di Persia, concede agli ebrei deportati in Babilonia di tornare alla propria terra. 45.000 o forse 50.000 ebrei fecero ritorno in Palestina. La situazione che vi trovano è di una città in rovina, campagne abbandonate, mura distrutte e il tempio incendiato e ridotto ad un ammasso di ruderi. Pur in preda allo scoraggiamento il popolo si impegna alla ricostruzione di quanto potesse essere sufficiente alla sopravvivenza trascurando completamente di mettere mano al tempio. Diciotto anni dopo, nel 520 – nonostante un decreto di Dario I il grande, successore di Ciro al trono di Persia che, nel 516, aveva concesso agli ebrei di ricostruire il tempio sollecitando anche l’aiuto dei popoli vicini – l’opera di ricostruzione non prosegue. Ecco allora la voce di Aggeo (tradotto letteralmente significa “festivo”) che, sollecitando il governatore Zorobabele e il sommo sacerdote Giosué, preme sul popolo perché porti avanti l’opera di riedificazione del tempio.  Anche se non sappiamo nulla di lui come persona, il testo di Aggeo ci riporta dettagliatamente le date dei suoi interventi, compresi tra agosto e dicembre del 520.  Nell’ottica del profeta la ricostruzione del tempio avrebbe indotto benessere e prosperità per il popolo ed è sottesa anche l’idea di recuperare l’indipendenza politica di Israele sognata da Aggeo come guidata da Zorobabele, ultimo discendente vivente della dinastia di Davide.

Vous pouvez laisser une réponse.

Laisser un commentaire

Une Paroisse virtuelle en F... |
VIENS ECOUTE ET VOIS |
A TOI DE VOIR ... |
Unblog.fr | Annuaire | Signaler un abus | De Heilige Koran ... makkel...
| L'IsLaM pOuR tOuS
| islam01