30 SETTEMBRE: SAN GIROLAMO – BREVE BIOGRAFIA

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30 SETTEMBRE: SAN GIROLAMO – BREVE BIOGRAFIA

Padre e dottore della Chiesa latina, San Girolamo è nato a Stridone, in Dalmazia, da famiglia cristiana verso l’anno 347.
   Si procurò un eccellente erudizione a Roma che poi completò, lungo tutta la sua vita, anche attraverso numerosi viaggi durante i quali incontrò e strinse amicizia con alcuni fra i più famosi Padri della Chiesa.
   Fu consacrato sacerdote a 38 anni. La vasta e profonda cultura, le cinque lingue che parlava, l’amore a Cristo e alla Chiesa, hanno fatto di San Girolamo uno scrittore di primo piano, fra i Padri latini: di eccezionale contenuto morale e spirituale sono le sue lettere, il commento all’Antico e Nuovo Testamento, il trattato sulla Vergine.
   Ma il nome e la vita di San Girolamo sono legati alla Bibbia. Divenuto segretario di Papa Damaso, ebbe da questi l’incarico di tradurre la Bibbia in latino dai testi originali.
   Dopo la morte di Papa Damaso si ritirò in Terra Santa e qui trascorse gli ultimi 35 anni della sua vita.
   Prendendo parte molto attiva alle vicende e necessità della Chiesa, si dedicò in modo particolare, alla preghiera, alla penitenza, all’approfondimento dello studio delle Sacre Scritture e alla guida di cenacoli di vita ascetica e monastica.
   Morì a Betlemme nell’anno 419/420.

DALLA LETTERA 120 : LO SPIRITO SANTO

9. Il primo giorno della resurrezione (gli Apostoli) ricevettero la grazia dello Spirito Santo con cui potevano rimettere i peccati, battezzare, fare dei figli di Dio, e dare a quanti avrebbero cre­duto lo spirito di adozione, in quanto lo stesso Salvatore aveva detto: «A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e saranno ritenuti a chi li riterrete».
 Il giorno di Pentecoste, invece, la promessa fu più ampia: sarebbero stati battezzati nello Spirito Santo; si sarebbero rive­stiti della forza per poter predicare il Vangelo di Cristo a tutte le nazioni; avrebbero avuto il potere di operar miracoli e la gra­zia delle guarigioni; e dovendo essi predicare in molte nazioni, avrebbero ricevuto il dono delle lingue in modo che potessero sapere fin d’allora in quali nazioni ciascun Apostolo avrebbe dovuto portare il Vangelo…
Giovanni e Luca non sono affatto in disaccor­do per aver detto, il primo, che lo Spirito Santo fu dato il pri­mo giorno della resurrezione, e per aver notato, l’altro, che venne cinquanta giorni dopo.
Si tratta di una progressiva per­fezione che toccava gli Apostoli.
Costoro avevano ricevuto, dapprima, la grazia di rimettere i peccati, mentre la seconda volta avevano ricevuto il dono di far miracoli e tutte le altre di­versità di doni.

INNO DEDICATO ASAN GIROLAMO 

CON LA VELA TESA                    

1. Quando la mia mente
non trova ciò che vale,
vive di illusioni
e senza più sperare.
Si chiude in se stessa
e nelle sue paure,
ma sogna cose vere
e quelle più sicure.

Con la vela tesa
al soffio dello Spirito,
attraversa il mare
la barca della vita,
senza più paure
si lascia portare,
va verso l’infinito.

2. La fedeltà dei martiri,
come una vela tesa
al soffio dello Spirito,
fa crescere la Chiesa;
gli onori e le ricchezze
rallentano il suo passo,
la rendono più tiepida,
incline al compromesso.

Guarda le tempeste,
le lacrime e i dolori,
passano le cose
e passano gli onori,
ma una cosa è certa:
l’amore di Cristo
è l’unico che resta.

(finale)   L’amore di Cristo
    è l’unico che resta.

Publié dans : SANTI, Santi - biografia |le 30 septembre, 2013 |Pas de Commentaires »

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