17 dicembre: San Giovanni de Matha 1154-1213
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17 dicembre: San Giovanni de Matha 1154-1213
Nacque a Faucon in Provenza – Francia – verso il 1154. Compì gli studi nell’università di Parigi, dove poi insegnò teologia. Ordinato sacerdote, mentre celebrava la sua prima Messa, comprese che il Signore lo chiamava alla redenzione degli schiavi. Infatti durante la Messa, Dio gli inviò un Angelo per fargli capire la sua volontà. L’Angelo apparve in una veste candida e luminosa; sul petto aveva una croce di colore rosso-azzurro; ai lati appar- vero pure due schiavi: uno cristiano e l’altro maomettano. L’Angelo pose le mani sul capo dei due schiavi e poco dopo sparì. Per iniziare una Congregazione religiosa era però necessaria l’approvazione del Pontefice. Era allora Papa Innocenzo III. San Giovanni de Matha e Valerio si presenta- rono a lui; furono ben accolti; però il Papa voleva esaminare meglio la loro richiesta e di nuovo il Signore venne in loro soccorso per mezzo di un Angelo. Passarono degli anni e il Santo continuava a pregava per conoscere ancora meglio i disegni di Dio. Strinse amicizia con un certo Felice Valeria, che conduceva una vita eremitica. Un giorno, mentre conversa- vano tra di loro di cose celesti, apparve un cervo che portava fra le corna ramificate una croce di due colori: rosso ed azzurro. Valerio si meravigliò ed allora San Giovanni di Matha gli raccontò della visione dell’Angelo, avvenuta il giorno della sua prima Messa. Per tre notti tutti e due ebbero una celeste visione. Il Signore gli rivelaò che era suo desiderio che si fondasse una Congregazione per la redenzione degli schiavi. Mentre il stava celebrando la S. Messa, nell’atto in cui sollevava l’Ostia Consacrata, vide apparire un Angelo, dalla veste bianca, con una croce bicolore sul petto e due schiavi ai lati. Comprese che Dio voleva la nuova Congregazione e l’approvò. Finalmente nel 1194 fondò a Cerfroid, l’Ordine della Santissima Trinità, la cui Regola fu approvata dallo stesso Innocenzo III, il 17 dicembre 1198. Operò numerose redenzioni di schiavi e si dedicò indefessamente alle opere di misericordia, vi- vendo di Dio Trinità. Morì a Roma il 17 dicembre 1213, nella casa di San Tommaso in Formis al Celio.
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