Omelia per il 18 giugno 2011 su 2Cor 12,9
dal sito:
http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/4464.html
Omelia (18-06-2005)
Eremo San Biagio
Dalla Parola del giorno
Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. (2 Cor 12,9)
Come vivere questa Parola?
Siamo soliti pensare ai santi come a persone straordinarie, neppure sfiorate dal limite o comunque sempre vittoriose su di esso. Qui invece Paolo ci mostra il lato debole della sua persona. Sì, egli ha sperimentato la grandiosità di cer-te manifestazioni divine, ma afferma che non è qui ciò di cui egli possa compiacersi. « Ben mi glorierò della mia debolezza » dichiara deciso. Eppure anche lui ha avvertito la ripulsa verso ciò che ne frenava il passo, tanto che « per ben tre volte » ha pregato il Signore di liberarlo. Una richiesta insistente che dice quanto quei limiti pesassero su di lui. Ma la risposta del Signore è più che illuminante: « Ti basta la mia grazia ». Quindi si riconosce che il limite non è qualcosa con cui convivere pacificamente, lasciando che la faccia da sovrano in « casa nostra ». Il limite, soprattut-to quando si identifica con i difetti, va guardato in faccia e affrontato perché non ci renda succubi. In questa lotta però abbiamo la certezza di essere sostenuti dalla grazia di Dio a cui sarà attribuibile l’eventuale vittoria. La nostra debolezza, allora, cesserà di essere un limite pesante che ostacola l’avvento del « Regno di Dio », per diventare la « via regale » per cui esso si afferma. I nostri palesi limiti, se riconosciuti con umiltà, sono come una sottolineature che evidenzia la Parola. Proprio perché mettono in luce che nulla di bene può essere attribuibile direttamente a noi, diventano un richiamo al « Datore di ogni Bene ».
Oggi, nella mia pausa contemplativa, considererò la via regale dell’umiltà, spesso mediata proprio dai miei difetti. Senza arrabbiarmi a loro motivo con me stesso, con pace e umiltà di cuore, chiederò al Signore di trasformarli in « scala » per elevarmi ed elevare gli altri alla pura lode di Dio.
Tu solo, Signore, sei il Santo. Tu solo l’Altissimo. A te ogni onore e gloria!
La voce di una suora
A una qualità che mi esalta, preferisco un difetto che mi umilia.
Sr. Caterina Pesci

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