Omelia (26-05-2011): Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi
dal sito:
http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/22505.html
Omelia (26-05-2011)
Movimento Apostolico – rito romano
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi
Chiediamoci: come il Padre ha amato Cristo Gesù? Lo ha amato generandolo nell’eternità, donandogli la sua stessa vita divina. Eternità e generazione non sono due verità contrapposte, dal momento che in Dio non c’è il tempo, il divenire, il susseguirsi della vita, il primo e il dopo. Dio è atto puro e da atto puro ha generato il suo Figlio Unigenito ed atto puro è per tuta l’eternità. La vita de Figlio è dalla vita del Padre. Dio ha dato al suo Figlio Unigenito ogni potere, ogni forza, ogni onore, ogni gloria. Tutto il Padre ha dato al Figlio. Anche la vita eterna è in Cristo Gesù, data a Lui perché sia Lui a donarla ad ogni credente in Lui per la Parola della predicazione.
Come il Padre ha amato ancora il Figlio? Lo ha amato costituendolo Salvatore, Redentore, Capo della nuova creazione, Giudice dei vivi e dei morti, Signore dei signori e Principe dei re della terra. Non c’è salvezza se non in Cristo. Tutta l’opera della redenzione si compie e si realizza in Lui, con Lui, per Lui. Cristo Gesù, sulla nostra terra, è teofania di luce, carità, potenza, benedizione, grazie, compassione, pietà del Padre. Niente che è in Cristo è di Cristo. Tutto invece è del Padre e il Padre lo opera e lo dice per mezzo di Lui, sempre. Senza Cristo il Padre non parla e non opera.
Come Cristo Gesù rimane in questo amore eterno del Padre? Facendo sempre la volontà del Padre, osservando la sua Parola, compiendo il suo Comandamento. Prima della creazione del mondo, prima che Dio facesse gli Angeli, prima che le anime dei beati e dei giusti giungessero in Paradiso, nel Cielo si faceva la volontà del Padre, si santificava il nome del Padre, si viveva nel regno del Padre e chi faceva tutto questo era il Figlio: « Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra » (Mt 6,9-110). Chi dall’eternità ha fatto e fa questo è il Figlio Unigenito, sempre obbediente alla Volontà del Padre suo.
Come Gesù ha amato i suoi discepoli? Li ha amato ricreandoli, rigenerandoli, soffiando su di loro lo Spirito Santo, nutrendoli con il suo corpo e dissetandoli con il suo sangue, offrendo per la loro redenzione la sua vita sull’albero della Croce. Risuscitando per loro e vivendo di immensa, sconfinata, illimitata carità. Cristo Gesù è morto perché i suoi discepoli rinascessero a vita nuova, fossero nuovamente ricreati in una maniera più nobile e più mirabile della prima creazione. La vita nuova dei discepoli è dalla vita divina di Gesù Signore. È anche dalla carità del suo cuore umano dal quale è sgorgata l’acqua dello Spirito Santo e il sangue della grazia e dei sacramenti della salvezza.
Non basta essere stati fatti da Cristo Gesù, perché noi siamo in eterno. Se vogliamo essere in eterno, dobbiamo vivere in Lui, nella sua eternità, vivendo nel suo corpo, dimorando in esso. Come si rimane nel corpo di Cristo Gesù? Osservando i suoi comandamenti, allo stesso modo che Lui osserva i Comandamenti del Padre suo. Il Comandamento di Cristo non è solo il Vangelo, la Parola proferita da Lui ieri. È anche il Comandamento o la Parola che Lui proferisce oggi, nel suo Santo Spirito. Anche in questa Parola si deve rimanere per rimanere nell’amore di Gesù. L’attualità dell’ascolto fa il vero amore. Dove non vi è ascolto attuale l’amore mai potrà dirsi perfetto, vero, autentico, manca del compimento della volontà che Gesù oggi ci manifesta per il bene più grande non solo nostro, ma dell’intera umanità.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, fateci vivere di amore attuale.

Vous pouvez laisser une réponse.
Laisser un commentaire
Vous devez être connecté pour rédiger un commentaire.