Omelia (24-05-2011): Come il Padre mi ha comandato, così io agisco

dal sito:

http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/22503.html

Omelia (24-05-2011)

Movimento Apostolico – rito romano

Come il Padre mi ha comandato, così io agisco

Qual è la vera sorgente della pace che deve ricolmare il cuore dei discepoli in questo istante di separazione? Questa fonte è la conoscenza della verità di Cristo Gesù e del Padre. Chi è Cristo Gesù? È Colui che va dal Padre, ma subito dopo ritorna dai suoi Apostoli. Parte e ritorna. Non parte per sempre. Per sempre non li abbandona. La morte è un solo istante. Poi risplendere nuovamente la vita. Perché Gesù deve partire? Perché il Padre è più grande di Lui. Perché è il Padre che gli comanda questa partenza e Lui deve obbedire. Gesù non lascia i suoi per un moto della sua volontà. Niente fa Cristo Gesù che non sia per comando esplicito del Padre suo.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: « Vado e tornerò da voi ». Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco.
Le potenze del male, infernali o della terra, non hanno su Gesù alcun potere. Se Gesù volesse, potrebbe evitare la morte. Saprebbe anche come farlo. Sarebbe sufficiente non recarsi nell’Orto degli Ulivi, nascondersi e nessuno gli potrebbe arrecare un qualche danno. Ma non è questo il comando che ha ricevuto dal Padre. E poiché Gesù ama, l’obbedienza in Lui sarà perfetta. Andrà incontro alla morte di croce per amore del Padre, per compiere la sua volontà, per obbedire al suo amore eterno.
Il mondo intero dovrà sapere in ogni momento della sua storia che in Gesù ha sempre trionfato l’amore per il Padre suo. La sua croce non è il frutto di circostanze storiche, di odio e di gelosia dei suoi fratelli, di diplomatica stoltezza di Pilato, di ferocia e di crudeltà dei soldati Romani. Lui visse l’obbedienza in questo mondo di tenebre. Le tenebre però non l’hanno vinto, perché Lui è rimasto nello splendore del suo amore e della sua verità. Così facendo, Gesù ci ha insegnato che è possibile amare in un mondo di tenebre infernali. È stato possibile per Lui, sarà possibile anche per noi, ad una condizione: che noi amiamo Lui come Lui ama il Padre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, aiutaci ad amare Gesù allo stesso amore che Lui ama il Padre suo. Angeli e Santi di Dio, aiutateci a realizzare questo amore.

Publié dans : OMELIE, PREDICHE E ☻☻☻ |le 24 mai, 2011 |Pas de Commentaires »

Vous pouvez laisser une réponse.

Laisser un commentaire

Une Paroisse virtuelle en F... |
VIENS ECOUTE ET VOIS |
A TOI DE VOIR ... |
Unblog.fr | Annuaire | Signaler un abus | De Heilige Koran ... makkel...
| L'IsLaM pOuR tOuS
| islam01