Omelia (18-04-2011): Lasciala fare, perché essa Io conservi per il giorno della mia sepoltura

dal sito:

http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/22163.html

Omelia (18-04-2011)

Movimento Apostolico – rito romano

Lasciala fare, perché essa Io conservi per il giorno della mia sepoltura

Ci sono gesti che sono mossi in noi dallo Spirito Santo. Noi li compiamo. Essi però vanno infinitamente oltre il nostro pensiero. Noi diamo la materialità al gesto, il significato lo dona lo Spirito Santo. Noi mettiamo la sola azione, Lui mette la verità, la profezia. Noi lo compiamo, Lui lo rivela e lo illumina. Siamo strumenti dello Spirito Santo e lo ignoriamo. Non siamo però strumenti passivi. Lo siamo attivamente, poiché tutto parte dal nostro cuore e dalla nostra volontà.
Maria, sorella di Marta e di Lazzaro, unge i piedi di Gesù con un unguento di puro nardo, profumo costosissimo, assai caro. Poi li asciuga con i suoi capelli. Giuda vede questo gesto e pensa ad uno spreco. Perché sciupare tanti denari per un’azione insignificante, senza alcuna consistenza reale. Per uno sciocco e stupido sentimento una grande somma è andata perduta. Se il suo ricavato fosse stato dato ai poveri, questa sì che sarebbe stata un’azione buona, significativa, di grande rilievo evangelico.
Noi sappiamo che non tutte le parole che escono dal cuore sono pure, sono vere, sono sante. La bocca parla, il cuore nasconde i sentimenti, la verità delle parole. La bocca si apre, il cuore invece resta sigillato. Le intenzioni del cuore noi non le conosciamo. L’Apostolo Giovanni ci dice il perché di queste parole altamente « caritative » di Giuda: lui era ladro e prendeva tutto ciò che veniva messo nella cassa degli Apostoli.
Gesù interviene in favore della donna. Chiede che non le si dia fastidio. Lei ha fatto un vero gesto profetico. Ha unto in anticipo il suo corpo. Il giorno della sua sepoltura è ormai vicino. In quell’ora sarà difficile fare le unzioni come prescrive il rituale. Lei ha pensato in anticipo. Lo ha fatto oggi, perché domani non si potrà fare, Il bene ai poveri invece lo si potrà fare sempre. Questi mai scompariranno dal paese. Essi saranno sempre in mezzo a noi e possiamo beneficarli in ogni momento.
Il brano odierno del Vangelo deve insegnare al cuore credente una verità: quando un’azione è buona in se stessa, la si deve sempre compiere. E lo Spirito del Signore che la suscita. Noi non sappiamo il perché debba essere fatta. Lui lo sa. Noi non conosciamo il mistero degli altri. Lo Spirito lo conosce e secondo quel mistero ci fa operare. Il mondo questo non lo comprende e parla male. Quando la bocca critica il bene, non lo comprende, significa che il cuore ancora non è stracolmo di divina verità. Ancora è troppo umano, o troppo peccaminoso perché possa aprirsi al mistero dello Spirito Santo che opera nei cuori umili, miti, puri, casti, vergini.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, aiutaci. Vogliamo lasciare libero spazio allo Spirito Santo e alle sue mozioni. Angeli e Santi di Dio, liberateci dal cuore cattivo.

Publié dans : OMELIE, PREDICHE E ☻☻☻ |le 17 avril, 2011 |Pas de Commentaires »

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