Omelia 22 marzo 2011 – Commento su Is 1,18

dal sito:

http://www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/17399.html

Omelia (02-03-2010)

Eremo San Biagio

Commento su Is 1,18

Dalla Parola del giorno
« Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come neve. »

Come vivere questa Parola?
Se ripenso alle abbondanti nevicate di quest’inverno mi sembra di vedere quasi l’immagine alla quale Isaia fa riferimento! « Diventeranno come neve », i nostri peccati!
Quando nevica è come se la montagna vive un’ora di stupenda trasfigurazione: la terra si veste di candore, come una sposa. Però sotto questo manto tutto è come prima: sassi, arbusti secchi, sterpi e foglie bruciate dal gelo invernate.
Invece quello che avviene in noi per il perdono di Dio è ben diverso. Non è un solo momento di trasfigurazione esteriore ma di vera trasformazione interiore. Quando noi chiediamo perdono, il Signore crea veramente qualcosa di nuovo e di bello dentro di noi. Perfino dei nostri peccati Egli fa un’occasione di grazia, di verità su noi stessi, di abbandono a Lui. Davvero ciò che era rosso come la cocciniglia diventa candido come la neve, cioè una sorgente di più profonda conoscenza dell’amore di Dio per noi e della nostra povertà creaturale. È evidente che in tal modo il cuore convertito « contrito e umiliato » prende sul serio il cammino spirituale. Non gioca con le apparenze. Che cosa penseranno o diranno di me? Che bella o brutta figura sto facendo? Dirò questo anche mentendo pur di non ‘perdere la faccia’. Questo modo farisaico di essere e agire, stigmatizzato da Gesù nel vangelo odierno, sarà alieno a chi, perdonato e riconciliato, cammina in novità di vita.
Tutto questo mi soffermerò a meditare, nella mia pausa contemplativa, oggi. Visualizzando la bellezza di un paesaggio candido di neve illuminato dal sole, chiederò al Signore la piena consapevolezza del suo perdono che rinnova dal di dentro la mia vita.
Gesù, tu hai distrutto il mio peccato e non lo hai soltanto ricoperto perché hai usato quel detergente formidabile che è il sangue della tua crocifissione. Fammi sperimentare la gioia del perdono e del ricominciare sempre a diventare autentico: sulla linea dell’ »essere » e non del « sembrare », sulla linea dell’essere a SERVIZIO per amore.

La voce di un Padre della Chiesa
Solo dai peccati gli uomini vengono separati da Dio; e da essi in questa vita ci si purifica non per le nostre forze, ma solo per divina misericordia: per sua indulgenza, non per nostra potenza. Infatti la stessa forza, quantunque essa sia, che può esser detta nostra, ci è concessa dalla sua bontà. Molto
S. Agostino

Publié dans : OMELIE, PREDICHE E ☻☻☻ |le 22 mars, 2011 |Pas de Commentaires »

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