Salmo 46, Dio è con noi
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SALMO 46
46 (45) Dio è con noi
1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Su «Le vergini…». Canto.
2 Dio è per noi rifugio e forza,
aiuto sempre vicino nelle angosce.
3 Perciò non temiamo se trema la terra,
se crollano i monti nel fondo del mare.
4 Fremano, si gonfino le sue acque,
tremino i monti per i suoi flutti.
5 Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell’Altissimo.
6 Dio sta in essa: non potrà vacillare;
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
7 Fremettero le genti, i regni si scossero;
egli tuonò, si sgretolò la terra.
8 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
9 Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto portenti sulla terra.
10 Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà con il fuoco gli scudi.
11 Fermatevi e sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
12 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
È il salmo della fede intrepida, della certezza della presenza del Dio-Emmanuele col suo popolo, della sicurezza incrollabile. S. Giovanni Crisostomo ha scritto: « Quel Dio che è grande dappertutto ed elevato dappertutto, è lo stesso Dio che è con noi. Non temete dunque, non turbatevi, perché avete con voi un Signore invincibile ».
Fin dalla sua prima battuta il salmo enuncia l’atteggiamento fondamentale con cui si deve contemplare Sion, quello della fiducia e della sicurezza. « A Gerusalemme l’ebreo si sente a casa sua geograficamente ma soprattutto storicamente, lì è all’interno della sua storia. Tuttavia, su un altro piano, Gerusalemme dovrebbe essere dovunque l’uomo aspira alla pace, dovunque il cuore s’apre alla preghiera, alla generosità, alla riconoscenza » (E. Wiesel).
La base di ogni fiducia è nella presenza di Dio in mezzo a noi. Il Cristo è la presenza di Dio che « si è fatta carne e ha posto la sua tenda in mezzo a noi » (Gv 1,14), così da « essere con noi per sempre, sino alla fine del mondo » (Mt 28,20). « Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno il suo popolo ed egli sarà il « Dio-con-loro » (Ap 21,3).
Ed è con questa presenza che noi affrontiamo le tempeste del male e della morte senza paura. « Io non ti lascerò, né ti abbandonerò! Perciò possiamo dire: Il Signore è il mio aiuto, non avrò timore » (Eb 13,5-6).
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati! » (Rm 8,35-37).
Commento dei padri della Chiesa
v. 3 « I monti che crollano nel fondo del mare sono poca cosa, dice il vangelo (Mt 17,19) » (Ambrogio).
« Le acque del mare sono simbolo delle potenze infernali, sconvolte dalla venuta del Signore e dai suoi miracoli » (Eusebio).
« La predicazione del vangelo ha sconvolto le genti » (Atanasio).
v. 5 « La provvidenza di Dio è come un fiume le cui braccia giungono ovunque » (Crisostomo).
« La sorgente del fiume di giustizia, dell’Unigenito, è il Padre che l’ha generato » (Cirillo di Gerusalemme).
« Il fiume è il simbolo dell’acqua e del sangue sgorgati dal costato trafitto del Signore. È quello il fiume dell’Eden che si diffonde in tutta la terra, lava i peccati, irriga la città di Dio e ogni anima » (Ambrogio).
« Fiumi di acqua viva… disse questo dello Spirito santo che dovevano ricevere (Gv 7,38) » (Agostino).
« Questo fiume è la sovrabbondanza di gioia e di pace descritti dal salmista: « Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio »; e ancora: « Si saziano dell’abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie » (Sal 36,9). Isaia consolava così i figli di Gerusalemme: « Ecco, io rivolgo verso di lei la pace, come un fiume, e la gloria delle genti come un torrente traboccante » (66,12). Questo fiume è il Signore stesso, è lo Spirito santo. Lo Spirito santo è questo fiume di pace, questo torrente di gloria, questa onda di gioia, questo fluire della beatitudine, questa sovrabbondanza che trabocca dalla casa di Dio. È infatti l’amore stesso dello sposo e della sposa nella città gloriosa. Tutta la felicità di questa vita e di questa città, che altro potrebbero essere se non questo amore? Di questo amore vivono tutti i santi angeli e tutte le anime di tutti i santi. Ecco perché il profeta, dopo aver detto: « Vi mostrerò il fiume », aggiunge « il fiume d’acqua viva » (Ap 22,1). Come il vangelo dice che lo Spirito santo procede dal Padre (Gv 15,26), il profeta esprime la stessa verità dicendo che il fiume sgorga dal trono di Dio e dell’Agnello. E questo è quanto professiamo nella fede cattolica: lo Spirito santo procede dal Padre e dal Figlio. Questo fiume ha cominciato a fluire in noi dal momento in cui Gesù è stato glorificato; ma non vediamo ancora e non possiamo vedere in questa vita ciò che compie in noi. Nella città beata apparirà il frutto di questa venuta dello Spirito… » (Ruperto)
v. 8 « Il Signore degli eserciti è con noi: l’incarnazione » (Rufino).
v. 11 « Fermatevi e sappiate che io sono Dio. È necessario avere del tempo per conoscere il Signore » (Origene).
« Il demonio non può sopportare il tempo della contemplazione » (Eusebio).
« Non si può conoscere Dio senza rigettare le preoccupazioni terrene » (Atanasio).
« Per conoscere Dio bisogna distoglierci da ciò che non è lui » (Basilio).
« Lasciate le occupazioni terrene, preoccupatevi di conoscere Dio » (Ambrogio).
« Lasciate ogni occupazione e sappiate che io sono Dio: Maria ha scelto la parte buona (Lc 10,42) » (Bernardo).
v. 12 « Dio è sempre con noi » (Crisostomo).
« Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8,31) » (Basilio).
« Ecco che io sono con voi… fino alla fine del mondo (Mt 28,20): è l’Emmanuele » (Ambrogio).

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