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http://www.custodia.fr/SBF-Taccuino-La-lingua-di-Gesu-l.html
SBF Taccuino – La lingua di Gesù, l’aramaico, è ancora viva
Messo on line il domenica 04/04/2010 a 10h31 da Eugenio
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Sono quasi tutti concentrati in tre villaggi siriani e rappresentano gli ultimi avamposti in una regione in gran parte musulmana. Nel tentativo di conservare la sua antica eredità culturale, la Siria, nel 2007, ha promosso una serie di corsi di lingue per contrastare la scomparsa di una lingua che 3.000 anni fa dominava nel Medio Oriente.
Così è avvenuto che specialisti di lingua aramaica hanno raggiunto il complesso di costruzioni abbarbicate sulla dorsale rocciosa che costituiscono il villaggio di Malula, a circa 35 miglia nord-ovest di Damasco, dove gli abitanti parlano aramaico.
Il programma, però, di recente ha subito una battuta d’arresto, dopo che un giornale ha fatto notare che l’alfabeto adoperato per insegnare l’aramaico scritto rassomiglia ai caratteri ebraici usati in Israele. Preoccupati che un progetto di particolare rilievo potrebbe in qualche modo essere associato al paese nemico confinante, i responsabili del progetto dell’università di Damasco, che ha fondato l’istituto, sono intervenuti rapidamente a congelare l’iniziativa.
Per George Rezkallah, un anziano di Malula che dirige l’istituto, ci sono alcuni della stampa che tentano di sollevare difficoltà infondate. Rezkallah spera che i corsi riprendano la prossima estate.
Le origini dell’aramaico
Parlando dal suo appartamento che si affaccia sulle case del villaggio, il sig. Rezkallah dice che, anche se i due alfabeti hanno somiglianze, è l’aramaico che per primo ha adottato la scrittura quadrata intorno al dodicesimo secolo a. C. L’ebraico ora in uso in Israele, afferma, è stato ideato 700 anni più tardi, dopo la ricostruzione del regno ebraico nel quinto secolo a.C. (Rezkallah vuol dire che è l’ebraico a rassomigliare all’aramaico e non viceversa, perciò chi lo ha adottato per primo non ha ragione di farsi problemi, ndr.).
I persiani adottarono l’aramaico come pure i babilonesi, allo stesso modo fecero gli ebrei. La lingua dominò nel Medio Oriente fino al 700 d.C.
David Taylor, autore di La perla nascosta: Eredità aramaica della chiesa ortodossa siriana, aggiunge che gli ebrei adottarono l’alfabeto aramaico quadrato, che era diventata lingua franca dell’intero Medio Oriente dal 700 a.C., dopo essere stati esiliati a Babilonia nel 587 e prima dell’uso del paleo-ebraico.
Il fatto che l’aramaico sia sopravvissuto fino ad oggi a Malula è un miracolo, dice Gene Gragg, professore di lingue del vicino oriente all’Università di Chicago.
Un’ultima traccia della lingua di Gesù
I rami moderni della lingua aramaica sono ancora parlati nella Turchia sud-orientale, nell’Iraq del nord e nel nord-ovest dell’Iran. Il dialetto parlato dagli abitanti di Malula e da quelli di due villaggi vicini è però l’unico superstite della famiglia dell’aramaico occidentale, il discendente moderno più vicino alla lingua parlata da Gesù e i suoi discepoli.
Con tutta probabilità lo parlava anche la martire cristiana Tecla, discepola di San Paolo, la cui la tomba in Malula attira pellegrini da tutto il mondo.
Portare avanti il programma
Determinato a procedere con il progetto, Rezkallah prevede di avviare un nuovo corso di aramaico la prossima estate, nel quale sarà adottato un manuale aramaico-inglese in modo da aprire per la prima volta l’istituto ad allievi non-arabi.
Secondo Rezkallah, la disputa sulle somiglianze con la scrittura ebraica è ancora in corso, intanto l’istituto quest’anno ha preparato altri nove insegnanti proprio in previsione di un’estensione del programma.
Per il nuovo manuale, tuttavia, saranno usate le lettere dell’alfabeto siriaco del secondo secolo a.C. invece della scrittura aramaica quadrata.
Adattamento: R.P.