Il mistero taciuto per secoli (Rm; credo che sia un’Omelia)
dal sito:
http://cattedrale.arcidiocesi.gorizia.it/cattedrale1/spip.php?article1196&lang=it
Il mistero taciuto per secoli
domenica 21 dicembre 2008 di don Sinuhe Marotta
Come le lettere dell’Apostolo Paolo iniziano con la lode, così si conclude ancora con la lode la lettera ai Romani che ascolteremo nella liturgia. Sembra davvero che la gioia, la lode, il rendimento di grazie – “eucharistein” suona il verbo nella lingua originale del Nuovo Testamento – siano il clima più adatto a noi cristiani.
E perché? Perché è accaduto qualche cosa di nuovo. C’era un “mistero” taciuto per secoli, ma ora finalmente svelato. Mistero nella nostra concezione cristiana non significa qualche cosa di cifrato o di criptico che soltanto alcuni iniziati possono decifrare, quanto piuttosto “qualche cosa che Dio ha compiuto per noi”, un eccesso di luce difficile da contemplare del tutto. Un po’ come guardare il sole diritto negli occhi.
Ecco, ci annuncia l’Apostolo, siamo proprio noi quelli che si trovano nel tempo nuovo dello svelamento di questa straordinaria azione di Dio a favore dell’umanità intera, azione che è un vero disegno di salvezza da ciò che, come uomini, ci fa soffrire e finire miseramente, cioè il peccato e la morte.
E questo mistero è una casa, una discendenza stabile per noi, umanità fragile e contraddittoria. Una casa che è un casato: insomma, la Vita che può continuare. Se tutto questo per il piccolo popolo di Israele poteva essere il Regno di Davide (cfr. 1 Sam 7,12), con Gesù di Nazareth, il Cristo Figlio di Dio, diventerà il Regno di Dio, grande quanto il mondo e l’umanità intera, anzi di più: sarà il “Regno dei Cieli”, dove potremo avere riposo, una volta liberati da tutti i nemici, specialmente Male e Morte.
Una casatutta nuova, dove il primo abitante è il Signore Gesù stesso, venuto a procurarsi una serie straordinariamente grande di fratelli che possano abitare con Lui.
E che bello e sorprendente scoprire che questa “casa” è innanzitutto una ragazza, un cuore limpido come un giglio, che sa dire di sì senza fuggire davanti al suo Dio che la interpella.
Quella casa di carne conterrà la Parola della Vita, e diverrà Madre di una stirpe veramente grande: tutte le genti, dice l’Apostolo Paolo, quelle che hanno udito il vangelo e il messaggio di Gesù Cristo ed ora obbediscono alla fede, riconoscono cioè che davvero Dio è sapiente ed è capace di rendere saldi coloro che si affidano a Lui ed accolgono il Verbo, la Parola della Vita.
Come la dobbiamo chiederla subito questa grazia, oggi, di essere come Maria, accoglienti verso Dio e pieni di gioia e di parole di lode verso di Lui, grande e misericordioso!

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