Alla scuola dell’apostolo Paolo per ri-trovare Gesù (biblica)
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Alla scuola dell’apostolo Paolo per ri-trovare Gesù
« E’ un tipo tosto. Per nulla scontato. Credi di conoscerlo perché la domenica, a messa, ti imbatti spesso in qualche sua lettera. E invece, se ti inoltri nella sua vita o nei suoi scritti, scopri una figura potente, nuova e… incontenibile. San Paolo – è di lui che parliamo – si rivela infatti ‘una personalità forte, capace di grandi emozioni e di sentimenti intensi, lucido nel pensiero, intransigente sui principi, remissivo e dolce nelle relazioni con i collaboratori, dotato di un’intelligenza acuta e di grande capacità organizzativa’, per dirlo con le parole del biblista Rinaldo Fabris »… Comincia così l’articolo con cui Alessandro Polet presenta sulla Borromea la conferenza su san Paolo che sarà tenuta martedì 17 febbraio da mons. Rinaldo Fabris al Laurentianum…
« La sua vita da convertito – continua Polet parlando di san Paolo – è un’avventura strepitosa, le sue lettere un tesoro di fede e dottrina. Testimone convincente ed esigente (prima di tutto con se stesso), attento comunicatore, fondatore di comunità, viaggiatore instancabile e continuamente in missione, capace di rivolgersi a tutti senza dimenticare le sue origini ebree, espansivo ed entusiasta ma in grado di vivere serenamente il tempo del nascondimento e del fallimento, franco e schietto nell’affrontare questioni e divergenze nella comunità ma senza mai rompere ed anzi rinsaldando l’appartenenza alla Chiesa. La sua vita ha un centro, un cuore, un motore: è Gesù, il ‘mio Signore’. Tanto da arrivare a dire: ‘Per me il vivere è Cristo’. Un Gesù vivo, reperibile, contemporaneo, che parla e si fa incontrare.
Di fronte a Paolo non si può restare neutrali. Si è costretti a schierarsi pro o contro », scrive ancora mons. Rinaldo Fabris. E tutto perché Gesù, per l’apostolo di Tarso, ‘non è un personaggio del passato da studiare e ricordare’ ma una Persona che ‘si fa presente e opera per mezzo del suo Spirito in ogni persona che lo riconosce e l’accoglie nell’ascolto del Vangelo’.
E’ importante e prezioso mettersi alla scuola di san Paolo: ci condurrà a ri-trovare Gesù e a ri-centrare la vita in Lui. Lo faremo di nuovo in Quaresima, con la lectio divina, ma anche a breve con una speciale opportunità. Martedì 17 febbraio, alle ore 21.00, nell’aula magna del Laurentianum interverrà e dialogherà con noi proprio don Rinaldo Fabris, biblista friulano noto ed apprezzato tra l’altro per i suoi studi ed approfondimenti sul Nuovo Testamento e sui testi paolini.’La croce: scandalo e stoltezza in san Paolo’ sarà il tema della serata. Si affronterà così una delle dimensioni fondamentali e paradossali della fede cristiana. Le nostre croci, quelle che accompagnano la vita e la storia di ogni uomo. E la croce per eccellenza, la morte. Ma soprattutto la croce di Cristo: una ‘follia’, umanamente parlando, divenuta strumento di salvezza e sintesi estrema dell’amore di un Dio creatore e redentore. L’appuntamento – promosso dall’Istituto di cultura Laurentianum – si aggancia al percorso mensile proposto dalla parrocchia di San Lorenzo ai giovani della città (tra cui gli universitari della Casa studentesca San Michele) ma è, ovviamente, aperto e rivolto a tutti. Ad ogni persona curiosa di scoprire, con san Paolo, il differente punto di vista di Dio e il suo particolare stile di entrata nella storia: Cristo crocifisso. E risorto ».
Martedì 17 febbraio, alle ore 21.00,
nell’Aula Magna del Laurentianum,
mons. Rinaldo Fabris, biblista,
affronta il tema
La Croce: scandalo e stoltezza in san Paolo
E’ un’iniziativa dell’Istituto di Cultura Laurentianum
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