Papa Benedetto XVI : « Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20)

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Meditazione del giorno

Papa Benedetto XVI
Udienza generale del 06/02/08 (© copyright Libreria Editrice Vaticana)

« Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20)

In origine, nella Chiesa primitiva, la Quaresima era il tempo privilegiato per la preparazione dei catecumeni ai sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia, che venivano celebrati nella Veglia di Pasqua. La Quaresima veniva considerata come il tempo del divenire cristiani, che non si attuava in un solo momento, ma esigeva un lungo percorso di conversione e di rinnovamento. A questa preparazione si univano anche i già battezzati riattivando il ricordo del Sacramento ricevuto, e disponendosi a una rinnovata comunione con Cristo nella celebrazione gioiosa della Pasqua. Così, la Quaresima aveva, ed ancor oggi conserva, il carattere di un itinerario battesimale, nel senso che aiuta a mantenere desta la consapevolezza che l’essere cristiani si realizza sempre come un nuovo diventare cristiani: non è mai una storia conclusa che sta alle nostre spalle, ma un cammino che esige sempre un esercizio nuovo.

Imponendo sul capo le ceneri il celebrante dice: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» (Gen 3,19), oppure ripete l’esortazione di Gesù: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). Entrambe le formule costituiscono un richiamo alla verità dell’esistenza umana: siamo creature limitate, peccatori bisognosi sempre di penitenza e di conversione. Quanto è importante ascoltare ed accogliere questo richiamo in questo nostro tempo! Quando proclama la sua totale autonomia da Dio, l’uomo contemporaneo diventa schiavo di sé stesso e spesso si ritrova in una solitudine sconsolata. L’invito alla conversione è allora una spinta a tornare tra le braccia di Dio, Padre tenero e misericordioso, a fidarsi di Lui, ad affidarsi a Lui come figli adottivi, rigenerati dal suo amore… Convertirsi vuol dire allora lasciarsi conquistare da Gesù (Fil 3,12) e con Lui «ritornare» al Padre. La conversione comporta quindi porsi umilmente alla scuola di Gesù e camminare seguendo docilmente le sue orme.

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