San Leone Magno: « Prenda la sua croce e mi segua»
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Meditazione del giorno
San Leone Magno ( ?-circa 461), papa e dottore della Chiesa
Discorsi, 8 sulla Passione del Signore, 4-6
« Prenda la sua croce e mi segua»
Il Signore venne abbandonato alla volontà dei crocifissori e, per schernire la sua dignità regale, gli fu imposto di portare lo strumento del suo supplizio; questo accadde perché si compisse ciò che il profeta Isaia aveva predetto, dicendo: «Sulle sue spalle è il segno della sovranità» (Is 9,5). Quando il Signore portava il legno della croce, che si sarebbe poi mutato nel simbolo della sua sovranità, era per lui un grande ludibrio agli occhi degli empi; ma ai fedeli veniva revelato un grande mistero. Infatti il gloriosissimo vincitore del demonio, il potentissimo trionfatore delle potenze infernali, portava con dolce umiltà il segno del suo trionfo sulle spalle della sua invitta pazienza: strumento di salvezza, degno di adorazione da parte di tutti i popoli. Ed era proprio come se volesse, col suo esempio, rendere forti tutti i suoi imitatori, dicendo: «Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me» (Mt 10,38).
Mentre la folla saliva con Gesù verso il luogo del supplizio, si imbatterono in un tale, chiamato Simeone di Cirene, al quale fecero portare la croce del Signore. Anche questo fatto era un segno premonitorio della fede dei pagani, ai quali la croce di Cristo non avrebbe arrecato vergogna, ma gloria.

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