Sant’Ambrogio : « Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati »
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Sant’Ambrogio (circa 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa
Commento sul vangelo di Luca, 5, 23.27 ; SC 45, 191s
« Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati »
L’apostolo Paolo ha detto: «Vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo» (Col 3,9-10)… Tale è stata l’opera compiuta da Cristo quando ha chiamato Levi; l’ha rimodellato e ha fatto di lui un uomo nuovo. Per cui in quanto creatura nuova, l’ex-pubblicano offre un banchetto a Cristo, perché Cristo si compiace in lui e perché lui stesso merita di partecipare alla felicità con Cristo… Ora lo segue, felice, allegro, traboccante di gioia.
«Non porto più la maschera del pubblicano, diceva; non porto più il vecchio Levi; ho spogliato Levi, rivestendo Cristo. Sfuggo la mia vita di prima, voglio seguire soltanto te, Signore Gesù, che guarisci le mie ferite. Chi mi separerà dall’amore di Dio, che è in te? Forse la tribolazione, l’angoscia, la fame? Sono attaccato a te dalla fede, come da chiodi, sono trattenuto dai buoni legami dell’amore. Tutti i tuoi comandamenti saranno come un cauterio che terrò applicato sulla mia ferita; il rimedio duole come morsicasse, ma toglie l’infezione dell’ulcera. Togli dunque, Signore Gesù, con la tua spada potente, la putredine dei miei peccati; vieni presto a incidere le passioni nascoste, segrete, molteplici. Purifica ogni infezione con il lavacro nuovo.
«Ascoltatemi, uomini attaccati alla terra, con il pensiero ubriacato dai vostri peccati. Anch’io, Levi, ero ferito da passioni simili. Ma ho trovato il medico che abita in cielo e elargisce i suoi rimedi sulla terra. Lui solo può guarire le mie ferite perché ne è esente: lui solo può togliere dal cuore il dolore e dall’anima il languore, perché conosce quanto è nascosto.
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