15 Master of Avila Nativity 1474-76 Oil on wood Museo Lázaro Galdiano, Madrid This is the finest work of the master, it forms part of a triptych as the central panel. The left panel was the Annunciation to the Shepherds while the right panel represented the Annunciation to the Magi. The composition follows the example of Gallego’s paintings and the use of the cool colors (grays and blues) is also due to the influence of Gallego. ….Web Gallery Of Art
http://www.artbible.net/Jesuschrist_fr.htm
NATALE DEL SIGNORE
25 DICEMBRE 2008
MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA
Seconda Lettura At 13,16-17.22-25
Testimonianza di Paolo a Cristo, figlio di Davide.
Dagli Atti degli Apostoli
Paolo, [giunto ad Antiòchia di Pisìdia, nella sinagoga,] si alzò e, fatto cenno con la mano, disse:
«Uomini d’Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d’Egitto, e con braccio potente li condusse via di là.
Poi suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”».
MESSA DELLA NOTTE
Seconda Lettura Tt 2,11-14
E’ apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
MESSA DELL’AURORA
Seconda Lettura Tt 3,4-7
Ci ha salvati per la sua misericordia
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
MESSA DEL GIORNO
Seconda Lettura Eb 1,1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Dalla lettera agli Ebrei
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».
DAL SITO BIBLE SERVICE:
http://www.bible-service.net/site/179.html
COMMENTO ALLA LETTURA DI SAN PAOLO DELLA MESSA DELLA NOTTE
Tite 2,11-14
La première phrase du texte contient tout le programme de la célébration de Noël. Dans la venue de Jésus, nous célébrons d’abord la grâce de Dieu, qui apporte le salut et qui s’adresse à tous les hommes. Cette grâce est éducatrice, à la fois parce qu’elle nous indique le juste comportement dans le présent et parce qu’elle oriente notre espérance vers la manifestation définitive de la gloire de Jésus Christ. La dernière phrase est une formule de foi qui atteste l’œuvre rédemptrice du Christ. Ainsi, sommes-nous invités à ne pas séparer la célébration de Noël de l’ensemble de l’œuvre du Christ et à porter notre regard vers son achèvement.
TRADUZIONE :
La prima frase del testo contiene tutto il programma della celebrazione del Natale. Nella venuta del Signore noi celebriamo subito la grazia di Dio, che porta la salvezza che è donata (si indirizza) a tutti gli uomini. Questa grazia è educatrice, da una parte perché ci indica il giusto comportamento nel presente e perché essa orienta la nostra speranza verso la manifestazione definitiva della gloria di Gesù Cristo. L’ultima frase è una formula di fede che attesta l’opera redentrice di Cristo. Così noi siamo invitati a non separare mai la celebrazione del Natale dall’insieme dell’opera di Cristo ed a portare il nostro sguardo verso il suo completamento.
COMMENTO ALLA LETTURA DI SAN PAOLO DELLA MESSA DEL GIORNO
Hébreux 1,1-6
Peut-on manifester plus nettement le statut unique du Fils par rapport aux multiples paroles fragmentaires et variées qui l’ont précédé ? L’auteur énonce plusieurs affirmations christologiques d’importance. Il part de l’exaltation du Fils ( » établi héritier « ), pour remonter vers la création ( » par qui il a créé « ) et au-delà vers l’éternelle préexistence ( » reflet resplendissant… expression parfaite « ). Puis, repartant de la création ( » qui porte toutes choses « ) et passant par l’oeuvre rédemptrice du Fils, il revient à l’exaltation à la droite de Dieu. Embrassant en quelques formules toute l’oeuvre du Fils, il en dit la portée unique pour le salut du monde. Il ne peut y avoir d’autre médiateur à côté du Fils.
È possibile manifestare più nettamente lo statuto unico del Figlio in rapporto alle molteplici parole, frammentarie e variate che l’hanno preceduto ? L’autore enuncia molte e diverse affermazioni cristologiche importanti. Egli parte dall’esaltazione del Figlio (“stabilito erede”), per risalire verso la creazione (“mediante il quale ha fatto anche il mondo”) e al di là verso l’eterna preesistenza (“Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza”) [NOTA 1]. Poi, ripartendo dalla creazione (“sostiene tutto con la potenza della sua parola” v. 3), [NOTA 2] e passando per l’opera redentrice del Figlio, egli riprende (ritorna, riparte forse meglio nel senso), alla esaltazione alla destra di Dio. Abbracciando in qualche (in poche, meglio) formula tutta l’opera del Figlio, egli ne dice la portata unica per la salvezza del mondo. Non si può avere nessun altro mediatore a fianco del Figlio.
NOTE 2 SU EBREI:
1. v. 3 irradiazione: resplendissement in francese, cfr Bible de Jérusalem;
2. c’è una leggera differenza con il testo citato sopra perché i testi liturgici hanno una traduzione differente;
PRIMI VESPRI
Lettura Breve Gal 4, 4-5
Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
UFFICIO DELLE LETTURE
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
(Disc. 1 per il Natale, 1-3; Pl 54, 190-193)
Riconosci, cristiano, la tua dignità
Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita.
Il Figlio di Dio infatti, giunta la pienezza dei tempi che l’impenetrabile disegno divino aveva disposto, volendo riconciliare con il suo Creatore la natura umana, l’assunse lui stesso in modo che il diavolo, apportatore della morte, fosse vinto da quella stessa natura che prima lui aveva reso schiava. Così alla nascita del Signore gli angeli cantano esultanti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2, 14). Essi vedono che la celeste Gerusalemme è formata da tutti i popoli del mondo. Di questa opera ineffabile dell’amore divino, di cui tanto gioiscono gli angeli nella loro altezza, quanto non deve rallegrarsi l’umanità nella sua miseria! O carissimi, rendiamo grazie a Dio Padre per mezzo del suo Figlio nello Spirito Santo, perché nella infinita misericordia, con cui ci ha amati, ha avuto pietà di noi, «e, mentre eravamo morti per i nostri peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo» (cfr. Ef 2, 5) perché fossimo in lui creatura nuova, nuova opera delle sue mani.
Deponiamo dunque «l’uomo vecchio con la condotta di prima» (Ef 4, 22) e, poiché siamo partecipi della generazione di Cristo, rinunziamo alle opere della carne. Riconosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare all’abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricòrdati chi è il tuo Capo e di quale Corpo sei membro. Ricòrdati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo.
LODI
Lettura Breve Eb 1, 1-2
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo.