XXVI SETTIMANA DEL T.O. – DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008

XXVI SETTIMANA DEL T.O. - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008 dans LETTURE DI SAN PAOLO NELLA LITURGIA DEL GIORNO ♥♥♥

http://santiebeati.it/

(lo so che non è importante, ma lunedì è il mio onomastico: San Gabriele Arcangelo)

XXVI SETTIMANA DEL T.O.

DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008

MESSA DEL GIORNO

Seconda Lettura Fil 2, 1-11 (Forma breve Fil 2, 1-5)
[
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi linteresse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù
]
:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l
essere come Dio,
ma svuotò
se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall
aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò
se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esalt
ò
e gli donò
il nome
che è
al di sopra di ogni nome,
perché
nel nome di Ges
ù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«
Gesù
Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

COMMENTO  DEL SITO FRANCESE « BIBLE SERVICE A FIL. 2,1-11 (TESTO E TRADUZIONE)

Dal sito : Bible service :

http://www.bible-service.net/site/378.html

26° dimanche du Temps ordinaire (28 septembre 2008)

Philipppiens 2,1-11

Paul vient d’exhorter la communauté de Philippes à mener une vie digne du Christ et à tenir bon dans la foi malgré les épreuves. De même que lui, du fond de sa prison, témoigne de l’Évangile, les Philippiens doivent s’engager personnellement et accepter les souffrances inhérentes à la proclamation du Christ. Toute leur existence doit devenir témoignage de leur amour pour leur Seigneur. C’est ainsi que les sentiments d’unité, de compassion, d’humilité, de respect qui doivent les habiter ne prennent leur véritable sens que dans la contemplation du mystère du Christ mort sur la croix et ressuscité, exalté à la droite de Dieu. L’hymne, une confession de foi sans doute antérieure à Paul, met en lumière le mouvement de dépossession de soi du Fils par amour pour son Père et le mouvement d’élévation que le Père donne au Fils en reconnaissance de cet amour qui ramène à lui toute l’humanité.  C’est dans le comportement du Christ vis-à-vis de son Père, exemplaire pour les croyants, que les rapports au sein de la communauté trouvent leur sens et leur fondement.

Filippesi 2,1-11

Paolo sollecita la comunità di Filippi a condurre una vita degna di Cristo ed a rimanere fermi nella fede in Cristo nonostante le avversità. Come lui, dal profondo della sua prigione, illustra il Vangelo, Filippesi devono impegnarsi personalmente e accettare la sofferenza insita nella proclamazione di Cristo. Tutta la loro esistenza deve divenire testimonianza del loro amore per il Signore. È così che i sentimenti di unità, di compassione, di umiltà, di rispetto che devono abitare in loro non prendono il loro vero senso che nella contemplazione del mistero di Cristo morto sulla croce e risuscitato, esaltato alla destra di Dio. L’inno, una confessione di fede senza dubbio anteriore a Paolo, mette in luce il movimento di spogliamento di sé del Figlio per l’amore del Padre e il movimento di elevazione che il padre dona al Figlio in riconoscimento di questo amore che riconduce a lui tutta l’umanità. È nel comportamento del Figlio, faccia a faccia con il suo Padre, esemplare per tutti i credenti, che le relazioni in seno alla comunità trovano il loro senso e il loro fondamento.

PRIMI VESPRI

Lettura breve Col 1, 2b-6
Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro. Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute circa la vostra fede in Cristo Gesù, e la carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete già udito l’annunzio dalla parola di verità del vangelo il quale è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità.

UFFICIO DELLE LETTURE

Prima Lettura
Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 1, 1-11

Saluto e rendimento di grazie
Paolo e Timoteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi. Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Ringrazio il mio Dio ogni volta ch’io mi ricordo di voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente, e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. E’ giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.Responsorio Cfr. Fil 1, 9. 10. 6
R. La vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in discernimento, * perché possiate distinguere il meglio ed essere integri e irreprensibili.
V. Colui che ha iniziato in voi quest’opera buona la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù,
R. perché possiate distinguere il meglio ed essere integri e irreprensibili.

Seconda Lettura

(citazione)

Dalla «Lettera ai Filippesi» di san Policarpo, vescovo e martire
(Capp. 1, 1 – 2, 3; Funk 1, 267-269)

Foste salvati gratuitamente
Policarpo e i presbiteri, che sono con lui, alla chiesa di Dio che risiede come pellegrina in Filippi: la misericordia e la pace di Dio onnipotente e di Gesù Cristo nostro salvatore siano in abbondanza su di voi. Prendo parte vivamente alla vostra gioia nel Signore nostro Gesù Cristo perché avete praticato la parola della carità più autentica. Infatti avete aiutato nel loro cammino i santi avvinti da catene, catene che sono veri monili e gioielli per coloro che furono scelti da Dio e dal Signore nostro. Gioisco perché la salda radice della vostra fede, che vi fu annunziata fin dal principio, sussiste fino al presente e porta frutti in Gesù Cristo nostro Signore. Egli per i nostri peccati accettò di giungere fino alla morte, ma «Dio lo ha risuscitato sciogliendolo dalle angosce della morte» (At 2, 24), e in lui, senza vederlo, credete con una gioia indicibile e gloriosa( cfr. 1 Pt 1, 8), alla quale molti vorrebbero partecipare; e sapete bene che siete stati salvati per grazia, non per le vostre opere, ma per la volontà di Dio mediante Gesù Cristo (cfr. Ef 2, 8-9). «Perciò dopo aver preparato la vostra mente all’azione» (1 Pt 1, 13), «servite Dio con timore» (Sal 2, 11) e nella verità, lasciando da parte le chiacchiere inutili e gli errori grossolani e «credendo in colui che ha risuscitato nostro Signore Gesù Cristo dai morti e gli ha dato gloria» (1 Pt 1, 21), facendolo sedere alla propria destra. A lui sono sottomesse tutte le cose nei cieli e sulla terra, a lui obbedisce ogni vivente. Egli verrà a giudicare i vivi e i morti e Dio chiederà conto del suo sangue a quanti rifiutano di credergli. Colui che lo ha risuscitato dai morti, risusciterà anche noi, se compiremo la sua volontà, se cammineremo secondo i suoi comandi e ameremo ciò che egli amò, astenendoci da ogni specie di ingiustizia, inganno, avarizia, calunnia, falsa testimonianza, «non rendendo male per male, né ingiuria per ingiuria» (1 Pt 3, 9), colpo per colpo, maledizione per maledizione, memori dell’insegnamento del Signore che disse: Non giudicate per non esser giudicati; perdonate e vi sarà perdonato; siate misericordiosi per ricevere misericordia; con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi (cfr. Mt 7, 1); Lc 6, 36-38) e: Beati i poveri e i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli (cfr. Mt 5, 3. 10).

VESPRI

Lettura Breve 2 Ts 2, 13-14
Noi dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché
Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l’opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità
, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.

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