VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO dans LETTURE DI SAN PAOLO NELLA LITURGIA DEL GIORNO ♥♥♥

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VII SETTIMANA DEL TEMPO DI PASQUA 

4 APRILE 2008 – ASCENSIONE DEL SIGNORE 

PRIMI VESPRI 

Lettura Breve   Ef 2, 4-6
4. Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, 5. da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. 6. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù. 

MESSA DEL GIORNO 

Seconda Lettura  Ef 1, 17-23
17. Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. 18. Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi 19. e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l’efficacia della sua forza 20. che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, 21. al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. 22. Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, 23. la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose.  

UFFICIO DELLE LETTURE 

Prima Lettura
Dalle lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo 4, 1-24
1. Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, 2. con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, 3. cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 4. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5. un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 6. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. 7. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8. Per questo sta scritto: Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini (Sal 67, 19). 9. Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10. Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose. 11. E’ lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, 12. per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, 13. finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. 14. Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore. 15. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, 16. dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità. 17. Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente, 18. accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell’ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore. 19. Diventati così insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni sorta di impurità con avidità insaziabile. 20. Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, 21. se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, 22. per la quale dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici 23. e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. 

Seconda Lettura (Col; 1Cor)
Dai «Discorsi» di Sant’Agostino, vescovo
(Disc. sull’Ascensione del Signore, ed. A. Mai, 98, 1-2; PLS 2, 494-495)

Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. Oggi nostro Signore Gesù Cristo è asceso al cielo. Con lui salga pure il nostro cuore. Ascoltiamo l’apostolo Paolo che proclama: «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio. Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra» (Col 3, 1-2). Come egli è asceso e non si è allontanato da noi, così anche noi già siamo lassù con lui, benché nel nostro corpo non si sia ancora avverato ciò che ci è promesso. Cristo è ormai esaltato al di sopra dei cieli, ma soffre qui in terra tutte le tribolazioni che noi sopportiamo come sue membra. Di questo diede assicurazione facendo sentire quel grido: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» (At 9, 4). E così pure: «Io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare»(Mt 25, 35). Perché allora anche noi non fatichiamo su questa terra, in maniera da riposare già con Cristo in cielo, noi che siamo uniti al nostro Salvatore attraverso la fede, la speranza e la carità? Cristo, infatti, pur trovandosi lassù, resta ancora con noi. E noi, similmente, pur dimorando quaggiù, siamo già con lui. E Cristo può assumere questo comportamento in forza della sua divinità e onnipotenza. A noi, invece, è possibile, non perché siamo esseri divini, ma per l’amore che nutriamo per lui. Egli non abbandonò il cielo, discendendo fino a noi; e nemmeno si è allontanato da noi, quando di nuovo è salito al cielo. Infatti egli stesso dà testimonianza di trovarsi lassù mentre era qui in terra: Nessuno è mai salito al cielo fuorché colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo, che è in cielo (cfr. Gv 3, 13). Questa affermazione fu pronunciata per sottolineare l’unità tra lui nostro capo e noi suo corpo. Quindi nessuno può compiere un simile atto se non Cristo, perché anche noi siamo lui, per il fatto che egli è il Figlio dell’uomo per noi, e noi siamo figli di Dio per lui. Così si esprime l’Apostolo parlando di questa realtà: «Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo» (1 Cor 12,12). L’Apostolo non dice: «Così Cristo», ma sottolinea: «Così anche Cristo». Cristo dunque ha molte membra, ma un solo corpo. Perciò egli è disceso dal cielo per la sua misericordia e non è salito se non lui, mentre noi unicamente per grazia siamo saliti in lui. E così non discese se non Cristo e non è salito se non Cristo. Questo non perché la dignità del capo sia confusa nel corpo, ma perché l’unità del corpo non sia separata dal capo. 

LODI 

Lettura Breve   Eb 10, 12-14
12. Cristo, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre, si è assiso alla destra di Dio, 13. aspettando ormai solo che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi. 14. Poiché con un’unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 

VII SETTIMANA DI PASQUA 

dopo la domenica dell’ascensione del Signore, si riprende, nelle letture del giorno, la lettura degli Atti degli Apostoli e il Vangelo di Giovanni per arrivare al termine di entrambi i libri; 

la prima lettura ci porta, da lunedì, al terzo viaggio missionario d Paolo, e, precisamente a Corinto; martedì e mercoledì, a Mileto, Paolo fa chiamare gli anziani della Chiesa di Efeso e gli dice che forse non tornerà, già ha compreso che è alla fine della sua missione; giovedì e venerdì è davanti al tribuno romano, il Signore dice a Paolo che deve testimoniare per lui anche a Roma, Paolo si appella a Cesare; Sabato Paolo è a Roma, ci starà due anni, predicando ancora, qui finiscono gli Atti degli Apostoli, noi sappiamo che qui Paolo morirà; 

con le letture di questa settimana si conclude il Vangelo di Giovanni: lunedì l’ultima parte del discorso di Gesù agli apostoli, Gesù dice agli apostoli che si disperderanno, che la sua ora è giunta; martedì, mercoledì e giovedì, la grande preghiera « sacerdotale » di Gesù: Gv 17; venerdì e sabato c’è l’ultima parte del vangelo di Giovanni, tre volte il Signore chiama Pietro, tre volte questi, gli risponde di sì, ora, poi le ultime parole tra Gesù e Pietro che riguardano Giovanni, domenica Pentecoste;

da notare che, oltre alle letture della messa del giorno, tutte le letture brevi delle lodi e dei vespri di questa settimana parlano dell’opera dello Spirito Santo;

LUNEDÌ 5 MAGGIO 2008

MESSA DEL GIORNO 

Dagli Atti degli Apostoli  19, 1-8 
Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo”. Ed egli disse: “Quale battesimo avete ricevuto?”. “Il battesimo di Giovanni”, risposero. Disse allora Paolo: “Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù”.  Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano. Erano in tutto circa dodici uomini. Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori circa il regno di Dio. 

VESPRI 

Rm 8, 14-17 

14. Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. 15. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: . 16. Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. (testo CEI, normalmente utilizzo quello liturgico)

MARTEDÌ 6 APRILE 2008-05-06

MESSA DEL GIORNO

At 20,17-27

17. In quei giorni, da Mileto Paolo mandò a chiamare subito ad Efeso gli anziani della Chiesa. 18. Quando essi giunsero disse loro: “Voi sapete come mi sono comportato con voi fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia e per tutto questo tempo:19. ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e tra le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei. 20. Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, 21. scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù. 22. Ed ecco ora, avvinto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme senza sapere ciò che là mi accadrà. 23. So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 24. Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio. 25. Ecco, ora so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunziando il regno di Dio. 26. Per questo dichiaro solennemente oggi davanti a voi che io sono senza colpa riguardo a coloro che si perdessero, 27. perché non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la volontà di Dio”.

LODI

Lettura Breve Ef 6, 16-18
16. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; 17. prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio (Is 59, 17; Sap 18, 20). 18. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi.

Lettura Breve Rm 8, 26-27
26. Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; 27. e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

MERCOLEDÌ 7 MAGGIO 2008-05-07

MESSA DEL GIORNO

Atti 20, 28-38
28. In quel tempo, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Efeso: “Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue. 29. Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; 30. perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé. 31. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi. 32. Ed ora vi affido al Signore e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati. 33. Non ho desiderato né argento, né oro, 34. né la veste di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. 35. In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù che disse: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!”. 36. Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. 37. Tutti scoppiarono in un gran pianto e gettandosi al collo di Paolo lo baciavano, 38. addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

LODI

Lettura Breve Rm 15, 13. 15-16. 18
13. Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo. 15. Vi ho scritto con un po’ di audacia, in qualche parte, come per ricordarvi quello che già sapete, a causa della grazia che mi è stata concessa da parte di Dio 16. di essere un ministro di Gesù Cristo tra i pagani, esercitando l’ufficio sacro del vangelo di Dio perché i pagani divengano una oblazione gradita, santificata dallo Spirito Santo. 18. Non oserei infatti parlare di ciò che Cristo non avesse operato per mezzo mio per condurre i pagani all’obbedienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito.

VESPRI

Lettura Breve 1 Cor 2, 9-10
9. Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano (Is 64, 3). 10. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.

GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2008

MESSA DEL GIORNO

Prima Lettura At 22,30; 23,6-11
30. In quei giorni, il tribuno, volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i sommi sacerdoti e tutto il sinèdrio; vi fece condurre Paolo e lo presentò davanti a loro. 
23, 6. Paolo sapeva che nel sinèdrio una parte era di sadducèi e una parte di farisei; disse a gran voce: «Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti». 7. Appena egli ebbe detto ciò, scoppiò una disputa tra i farisei e i sadducei e l’assemblea si divise. 8. I sadducèi infatti affermano che non c’è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. 9. Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero?». 10. La disputa si accese a tal punto che il tribuno, temendo che Paolo venisse linciato da costoro, ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza. 11. La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma».

(metto anche il responsorio, sia per le Lodi che per i Vespri, così si comprende meglio quanto le letture sono ben collegate in modo da far rilevare l’opera dello Spirito Santo, la fine di 1Cor v. 12 richiama, infatti, il responsorio che, a V. cita Gv 14,26)

LODI

Lettura Breve 1 Cor 2, 10-12
10b. Lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11. Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. 12. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.

Responsorio Breve
R. Lo Spirito del Padre sarà in voi, * alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Padre sarà in voi, alleluia, alleluia.
V. Vi insegnerà ogni cosa.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Lo Spirito del Padre sarà in voi, alleluia, alleluia.

VESPRI

Lettura Breve 1 Cor 6, 19-20
19. Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 20. Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Responsorio  Breve
R. Scenderà su di voi lo Spirito Santo, * alleluia, alleluia.
Scenderà su di voi lo Spirito Santo, alleluia, alleluia.
V. E sarete miei testimoni in tutta la terra.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Scenderà su di voi lo Spirito Santo, alleluia, alleluia.

VENERDÌ 9 MAGGIO 2008

MESSA DEL GIORNO

At 25,13-21
13. In quei giorni, arrivarono a Cesarea il re Agrippa e Berenice, per salutare Festo. 14. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re il caso di Paolo: “C’è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, 15. durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono con accuse i sommi sacerdoti e gli anziani dei Giudei per reclamarne la condanna. 16. Risposi che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l’accusato sia stato messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall’accusa. 17. Allora essi convennero qui e io senza indugi il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell’uomo. 18. Gli accusatori gli si misero attorno, ma non addussero nessuna delle imputazioni criminose che io immaginavo; 19. avevano solo con lui alcune questioni inerenti la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita. 20. Perplesso di fronte a simili controversie, gli chiesi se voleva andare a Gerusalemme ed esser giudicato là di queste cose. 21. Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio dell’imperatore, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare”.

LODI

Lettura Breve Ef 3, 14-19
14. Io piego le ginocchia davanti al Padre, 15. dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, 16. perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore. 17. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, 18. siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, 19. e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

VESPRI

Lettura Breve Gal 5, 16. 22a. 25
16. Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne. 22a. Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. 25. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

SABATO 10 MAGGIO 2008

MESSA DEL GIORNO

Prima Lettura At 28,16-20.30-31
16. Quando arrivammo a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto con un soldato di guardia. 17. Dopo tre giorni, egli convocò a sé i più in vista tra i Giudei e venuti che furono, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo e contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato in mano dei Romani. 18. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rilasciarmi, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. 19. Ma continuando i Giudei ad opporsi, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere con questo muovere accuse contro il mio popolo. 20.Ecco perché vi ho chiamati, per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da questa catena». 30. Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso a pigione e accoglieva tutti quelli che venivano a lui, 31. annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento. 

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