VI SETTIMANA DEL TEMPO PASQUALE
VI SETTIMANA DEL TEMPO PASQUALE
le letture di questa settimana sono caratterizzate dalla presenza dello Spirito Santo tra gli apostoli e nella Chiesa primitiva, come si vede negli Atti; Gesù, nelle settimane passate, si era manifestato, sempre più chiaramente, come il Risorto, come il Figlio di Dio, e, successivamente, con l’inizio dei discorsi ai discepoli durante l’ultima cena, tratti dal Vangelo di Giovanni, il Signore si offre fino in fondo ai discepoli, dice loro « tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ho fatto conoscere a voi » (Gv 15,15) nella lavanda dei piedi, nel suo comando di amarsi, gli uni gli altri; ma già al sabato della V settimana Gesù comincia a parlare delle persecuzioni a cui andranno incontro i discepoli (Gv 15, 18,21), si preannunziano i discorsi successivi che Gesù farà: vi invierò un altro Consolatore, che darà loro l’intelligenza della fede la forza della testimonianza e la « consolazione », così già nella lettura di domenica (Gv 14, 15-21), così nei giorni feriali di questa settimana;
nella prima lettura – sabato della V settimana – avevamo lasciato Paolo e Barnaba in cammino nel loro secondo viaggio missionario, il viaggio prosegue e le comunità si rinforzano nella fede, Paolo annunzia Gesù Risorto ad Atene, ritorna a Corinto e lavora con dei fratelli dello stesso mestiere, Il Signore rassicura Paolo a continuare la sua missione, venerdì, con Atti 18, 23-28, inizia nella liturgia il racconto del terzo viaggio missionario di Paolo; da considerare che nel racconto lo Spirito Santo era già stato inviato, la Pentecoste avvenuta, tutto il cammino dell’Apostolo è sotto la cura e la presenza del Signore Risorto e dello Spirito Santo; nella storia della Chiesa la persona dello Spirito Santo sarà sempre meglio compresa, ma già, nella presenza del Risorto, opera – non disgiuntamente dal Padre e dal Figlio lo Spirito Santo;
DOMENICA 27 APRILE 2008-04-27
MESSA DEL GIORNO FESTIVO DELLA VI SETTIMANA
PRIMI VESPRI
3. Inno: Fil 2, 6-11
UFFICIO DELLE LETTURE
Seconda Lettura
Dal «Commento sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Cirillo di Alessandria, vescovo (Cap. 5, 5 – 6; PG 74, 942-943)
(testo sotto la categoria liturgia)
SECONDI VESPRI
Lettura Breve Rm 6, 5-7
5. Se siamo stati completamente uniti a Cristo con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. 6. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7.Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
LUNEDÌ 28 APRILE 2008
VESPRI
3. CANTICO Ef 1, 3-10
Lettura breve Eb 12, 1b-3
Corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio (Sal 109, 1). Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo.
MARTEDÌ 29 APRILE 2008
SANTA CATERINA DA SIENA (f)
Vergine e Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia
VESPRI
CANTICO (iNNO) Cfr. Ef 1, 3-10
MERCOLEDÌ 30 APRILE 2008
MESSA DEL GIORNO
(siamo ad Atene, Paolo viene condotto nell’Agorà e annunzia la buona novella, c’è un breve commento sotto la voce: liturgia)
Prima Lettura At 17, 15.22-18,1
15. In quel tempo, quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l’ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto. 22. Allora Paolo, alzatosi in mezzo all’Areòpago, disse: «Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi. 23. Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un’ara con l’iscrizione: Al Dio ignoto.
Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio. 24. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo 25. né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dá a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. 26. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra.
Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, 27. perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. 28. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: « Poiché di lui stirpe noi siamo ». 29. Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’immaginazione umana. 30. Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, 31. poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti». 32. Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: «Ti sentiremo su questo un’altra volta». 33. Così Paolo uscì da quella riunione. 34. Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionìgi membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro. 18, 1. Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.
LODI
Lettura Breve 1 Cor 15, 54-57
54. Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata ingoiata per la vittoria (Is 25, 8).
55. Dov’è, o morte, la tua vittoria? (Ap 20,14)
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? (Os 13, 14).
56. Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57. Siano rese grazie a Dio che ci da’ la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
VESPRI
Lettura breve 1 Cor 15, 12-14. 20
12. Se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? 13. Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 14. Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede.
20. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.
GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008 (San Giuseppe lavoratore)
MESSA DEL GIORNO
(Paolo lascia Atene e va a Corinto)
Atti 18, 1-8
1 Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. 2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro 3 e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende. 4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci. 5 Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo. 6 Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: « Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani ». 7 E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. 8 Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare.
VESPRI
Lettura breve Col 3, 23-24
23. Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, 24. sapendo che quale ricompensa riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore.
VENERDÌ 2 MAGGIO 2008
MESSA DEL GIORNO
(Paolo a Corinto, dal v. 18 ritorno ad Antiochia)
Atti 18, 9-18
9 E una notte in visione il Signore disse a Paolo: « Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città ». 11 Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio. 12 Mentre era proconsole dell’Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo: 13 « Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge ». 14 Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: « Se si trattasse di un delitto o di un’azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione. 15 Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende ». 16 E li fece cacciare dal tribunale. 17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò. 18 Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto.
SABATO 3 MAGGIO 2008 - SANTI FILIPPO E GIACOMO IL MINORE, APOSTOLI – FESTA
MESSA DEL GIORNO
Prima Lettura 1 Cor 15, 1-8
Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
1. Fratelli, vi rendo noto il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, 2. e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano! 3. Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4. fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 5. e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
LODI
Lettura Breve Ef 2, 19-22
19. Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, 20. edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. 21. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; 22. in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.
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