IL SOGGIORNO DI PAOLO IN ARABIA (Gal 1,16b-17)

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IL SOGGIORNO DI PAOLO IN ARABIA (Gal 1,16b-17) 

il professor Alfio Marcello Buscemi in San Paolo vita opera messaggio, pagg. 51-54, che ho già utilizzato in alcuni commenti, inserisce dopo l’evento di Damasco un soggiorno di Paolo in Arabia, la notizia è contenuta in Gal 1,16b-17: 

« 16. Subito, senza consultare nessun uomo,  17. senza andare a Gerusalemme  da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco » 

La notizia, scrive il docente, sembra contrastare con il racconto di Atti 9, 8-20 dove si narra che Saulo fu costretto a rimanere a Damasco prima per tre giorni in stato di cecità assoluta ed in seguito ancora per molti giorni che sarebbero l’equivalente di tre anni; 

in realtà non c’è alcun motivo per dubitare che Paolo sia stato in Arabia anche se in Atti la notizia non appare; 

scrivo solo il pensiero del docente senza proporre le obiezioni; 

in Galati si trova l’avverbio « subito » questo va interpretato nel senso di « alcuni giorni » dopo la sua conversione Paolo lascia Damasco per andare in Arabia; in questo brevissimo soggiorno, l’apostolo non predicò certamente il Vangelo altrimenti ne avrebbe fatto cenno in Galati, ossia nel passo citato; 

probabilmente – scrive -  Paolo cercò in questo breve tempo di ritirarsi nella sona desertica dell’Arabia, la domanda è: perché Paolo andò in Arabia? quale regione poteva indicare? 

il termine Arabia al tempo di Paolo non indicava né il deserto arabico, né l’attuale Arabia, ma l’immensa zona semidesertica e popolata che si estendeva, da Nord a Sud, dalla Siria fino al Mar Rosso e l’Oceano Indiano e, da Est ad Ovest dal Golfo Persico fino al Giordano; quindi comprendeva oltre l’attuale Arabia anche parte della Siria e dell’attuale Giordania. Questo immenso territorio era divenuto provincia romana e si trovavano in essa città molto ricche e rinomate come Petra, Gerasa, Pella, Filadelfia (l’attuale Amman), il territorio apparteneva al Regno dei Nabatei. In questo paese c’era una massiccia presenza giudaica in quanto confinava con la Palestina e vi si svolgeva una intensa attività commerciale; 

l’ipotesi di alcuni che Paolo potesse esservi andato per una prima evangelizzazioni non appare plausibile, non sarebbe infatti sfuggita all’autore degli Atti l’inizio della missione apostolica di Paolo anche se fallimentare, del resto Paolo non aveva ottenuto risultati positivi neanche ad Atene;  San Girolamo nel suo commentario alla lettera ai Galati sembra già conoscere, oltre la prima opinione, anche l’altra ossia che Paolo andò in Arabia per riflettere, meditare  e approfondire la sua esperienza a Damasco; 

forse fu anche prudenza da parte di Paolo per non provocare una reazione immediata nella comunità giudaica di Damasco contro di lui e contro la comunità cristiana locale; 

questo spiega anche la brevità della permanenza in quella regione, il silenzio degli Atti cui interessava mettere in evidenza la predicazione damascena di Paolo;

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